PERIODICO INFORMATIVO - 10 MARZO 2023
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IN EVIDENZA
PARZIALE RETTIFICA DI ACEA AL BANDO CONTESTATO DA CONFAPI-ANIEM LAZIO
ATTIVITA’ ASSOCIATIVA
In merito alla contestazione al bando di Acea S.p.a., anticipata in Aniem Lazio News del 17 febbraio u.s. e relativo all’affidamento dei lavori di manutenzione delle reti idriche e fognarie, si segnala che l’ente appaltante ha proceduto ad apportare alcune modifiche al disciplinare di gara.
In particolare, Acea ha provveduto alla rimodulazione del punteggio massimo sull’esecuzione pregressa dei lavori analoghi (8 punti rispetto ai 12 inizialmente previsti), all’ampliamento del periodo temporale utile per la dimostrazione di tali lavori (dal triennio all’ultimo quinquennio) ed alla proroga del termine di presentazione dell’offerta.
Si tratta di interventi migliorativi ma che, come confermato dalla nostra Associazione in una seconda nota inviata alla stessa Azienda e all’Anac, non sanano comunque la distorsione rappresentata dalla previsione di un criterio selettivo che di fatto limita la possibilità di concorrere ai soli operatori che già si sono recentemente aggiudicati appalti similari con lo stesso ente appaltante.
Rispetto all’ulteriore criticità indicata nel criterio di aggiudicazione che tende a penalizzare gli operatori che si avvalgono di subappaltatori e/o noli a caldo, Acea ha confermato il proprio orientamento, dichiarando che la stazione appaltante esercita piena discrezionalità nell’individuazione dei criteri da porre quale riferimento per l’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Come già segnalato, Confapi e Aniem Lazio hanno sottoposto la questione anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione per verificare la correttezza della procedura e le eventuali anomalie rispetto alla tutela della concorrenza ed alla proporzionalità dei requisiti richiesti.
DAL 1° APRILE LE NUOVE TARIFFE PER IL FINANZIAMENTO ANAC
CONTRATTI PUBBLICI
Scattano dal prossimo 1° aprile le nuove tariffe, a carico degli enti appaltanti e delle imprese, per il funzionamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac).
Con DPCM del 20 febbraio 2023 è stata approvata la Delibera 621/2022 con la quale l’Anac ha deciso di rimodulare la contribuzione, prevedendo aumenti differenziati in base all’importo delle gare. Con la nuova Delibera, per le procedure pubblicate tra il 1° gennaio 2023 e il 31 marzo 2023 vengono confermate le quote contributive attuali. Per quelle pubblicate a partire dal 1° aprile 2023 i contributi subiscono variazioni.
In linea generale, aumentano i contributi per le gare di maggiore importo e diminuiscono per le gare sotto i 500.000 euro. In particolare, le imprese impegnate in gare tra i 150.000 e i 500.000 euro pagheranno un contributo che diminuisce tra il 10 e il 5,7%. Per le gare di importo superiore, i contributi aumenteranno fino al 18%.
Di seguito un quadro riepilogativo delle tariffe in vigore dal 1°Aprile 2023.
IMPORTO GARA QUOTA IMPRESE |
Fino a 150.000 Esente Da 150.000 a 300.000 18 Euro Da 300.000 a 500.000 33 Euro Da 500.000 a 800.000 77 Euro Da 800.000 a 1 milione 90 Euro Da 1 a 5 milioni 165 Euro Da 5 a 20 Milioni 220 Euro Uguale o oltre 20 Milioni 560 Euro
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RINCARO MATERIALI: IN GAZZETTA IL DECRETO PER ACCEDERE AL FONDO MINISTERIALE
CONTRATTI PUBBLICI
Come anticipato nelle scorse settimane, le stazioni appaltanti potranno accedere dal prossimo 1° aprile al fondo ministeriale istituito per procedere alla compensazione a seguito del rincaro dei prezzi dei materiali e dell'energia.
Dopo la firma del Ministro Salvini, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo u.s. il decreto sui tempi e sulle modalità di accesso in attuazione al “decreto Aiuti” che, in mancanza di adeguato aggiornamento dei prezzari, ha previsto un incremento fino al 20% dei costi preventivati per la realizzazione delle opere. Per l’accesso al fondo sono previste quattro fasi temporali la prima delle quali decorrerà dal 1° al 30 aprile p.v.
Sono interessati dal provvedimento:
- appalti di lavori e accordi quadro con scadenza delle offerte fissata entro il 31 dicembre 2021, relativamente agli stati di avanzamento concernenti le lavorazioni eseguite o contabilizzate dal direttore dei lavori ovvero annotate, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023;
- interventi aggiudicati sulla base di offerte con termine finale di presentazione tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 che non abbiano accesso al maxi-fondo per le opere indifferibili, con riferimento alle lavorazioni eseguite o contabilizzate ovvero annotate dal direttore dei lavori, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023;
- appalti pubblici e accordi quadro gestiti da Ferrovie dello Stato e Anas.
MIT: AL MOMENTO DELLA MANIESTAZIONE DI INTERESSE LE IMPRESE DEVONO GIA’ ESSERE QUALIFICATE
CONTRATTI PUBBLICI
Un recente parere del Ministero delle Infrastrutture precisa che la qualificazione degli operatori economici deve sussistere già nella fase della manifestazione d’interesse.
Il caso specifico riguardava un avviso relativo ad una procedura negoziata al quale avevano risposto numerose imprese prive del requisito per la partecipazione, dichiarando che lo avrebbero acquisito in futuro, e solo in caso di invito, mediante avvalimento.
Il Ministero ha ritenuto che “al momento della manifestazione di interesse gli operatori economici devono già essere qualificati. Ciò può avvenire anche tramite avvalimento, ma detto avvalimento deve essere già posto in essere al momento della manifestazione di interesse e non solo promesso. Resta fermo che l'operatore economico che partecipa singolarmente (e come tale è qualificato) ha poi facoltà di applicare l'art. 48, c. 11 del Codice dei contratti pubblici” il quale dispone che “in caso di procedure ristrette o negoziate, ovvero di dialogo competitivo, l'operatore economico invitato individualmente, o il candidato ammesso individualmente nella procedura di dialogo competitivo, ha la facoltà di presentare offerta o di trattare per sé o quale mandatario di operatori riuniti”.
REPORT ANAC SU APPALTI 2022: IN CALO SERVIZI E FORNITURE, IN AUMENTO I LAVORI
CONTRATTI PUBBLICI
L’Anac ha reso noto l’ultimo report sull’andamento degli appalti pubblici relativo al quadrimestre maggio-agosto 2022.
Dall’analisi dei dati, presenti nella Banca dati Nazionale dei Contratti Pubblici, emerge una diminuzione delle procedure per forniture e servizi (rispettivamente – 25% e – 12%) e un aumento significativo, pari a circa il 297%, nel settore dell’affidamento dei lavori, determinato in particolare da appalti nei settori ferroviario, autostradale ed energetico, comprendenti anche le concessioni.
In merito alle procedure adottate, in termini quantitativi aumentano, per i settori ordinari, sia le procedure aperte che le procedure negoziate senza pubblicazione del bando (rispettivamente +23,4% e +33,4%); per i settori speciali si registra un incremento delle procedure negoziate previa pubblicazione del bando e degli affidamenti diretti che aumentano rispettivamente del +42,2% e del +20,8%.
EDILIZIA SCOLASTICA: AL VIA 2 BANDI INVITALIA PER 657 MILIONI
EDILIZIA SCOLASTICA
Due gare sono state pubblicate da Invitalia per avviare la realizzazione dei progetti per asili nido, scuole e poli dell’infanzia finanziati dai fondi Pnrr; gli interventi riguarderanno la costruzione, la riqualificazione, la messa in sicurezza, il restauro e la ristrutturazione degli edifici.
Il Ministero dell’Istruzione, a fine agosto 2022, ha pubblicato le graduatorie definitive dei Comuni destinatari delle risorse relative ai due bandi; ora per entrare nella fase operativa e poter aprire i cantieri, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo a disposizione dei Comuni il supporto tecnico-operativo di Invitalia che opererà come Centrale di Committenza per la realizzazione degli interventi.
Per entrambi i bandi, che prevedono un appalto integrato, la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissata alle ore 11.00 del 4 aprile 2023. L'obiettivo è quello dell'aggiudicazione degli appalti di lavori entro il 30 giugno 2023.
NO ALLA CESSIONE DEL CREDITO IN CASO DI TRASFERIMENTO D’AZIENDA
FISCO
L’Agenzia delle Entrate (risposta 234/2023 del 1° marzo u.s.) ha dichiarato che non è possibile trasferire il credito d'imposta per superbonus residuo, insieme agli altri asset aziendali, nel caso di una cessione per trasferimento di ramo d'azienda.
Per effetto della cessione o dell'affitto del ramo d'azienda, si determinerebbe un mutamento della titolarità del credito, incompatibile col divieto di ''cessioni'' successiva alla prima, previsto dall'art. 121 DL 34/2020; dal momento che c’è già stata una prima cessione, il trasferimento del ramo d’azienda conterebbe un secondo passaggio, che è vietato.
Il suddetto articolo 121 del Dl Rilancio prevede, infatti, una disciplina ad hoc, in ordine alla cessione dei crediti derivanti dall'effettuazione dei lavori rientranti nel superbonus.
COMPROVA DEI REQUISITI MIGLIORATIVI: BASTA LA DICHIARAZIONE DEL PRODUTTORE
GIURISPRUDENZA
Il Tar Roma (Sentenza n. 2373/2023) ha acclarato la legittimità della comprova dei requisiti migliorativi da parte del concorrente mediante la semplice dichiarazione del produttore.
Il Tribunale ha infatti evidenziato come la giurisprudenza consenta la comprova dei requisiti tecnici di determinati prodotti attraverso l’allegazione di una dichiarazione del produttore, in ragione del fatto che la Stazione Appaltante non può farsi carico di eseguire i test tecnici necessari a verificare determinate caratteristiche e funzionalità dei prodotti.
Ne discende che, da un lato, “Il produttore […] si assume la responsabilità anche penale delle dichiarazioni che rende” e, dall’altro, “la stazione appaltante conserva la possibilità di agire, con i rimedi tipici della fase esecutiva del contratto, nei confronti dell’aggiudicatario che non garantisce le caratteristiche dei prodotti offerti”.
ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO
CONVENZIONI
Aniem Lazio ha attivato un servizio per assistere e fornire consulenza alle imprese su tutte le questioni attinenti al sistema di qualificazione, con particolare riguardo alle modalità per acquisire l’attestazione Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) e le certificazioni Iso.
Ricordiamo, peraltro, che recente legge n.51/2022 ha imposto il possesso dell’attestazione Soa anche per i lavori di importo superiore a 516.000 euro rientranti nel Superbonus e negli altri bonus edilizi: dal 1° gennaio 2023 e al 30 giugno 2023, l’esecuzione dei lavori dovrà essere affidata esclusivamente ad imprese che documenteranno l’avvenuta sottoscrizione di un contratto con una Soa; dal 1° luglio 2023 sarà necessario il possesso dell’attestazione Soa al momento della sottoscrizione del contratto di appalto.
Per maggiori informazioni le imprese interessate possono contattare i nostri Uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334.9767911.
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