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PERIODICO INFORMATIVO - 26 MARZO 2021

Notizia

 

DECRETO SOSTEGNI E CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO:  LE INDICAZIONI DELL'AGENZIA ENTRATE

ECONOMIA

Sulla Gazzetta Ufficiale del 22 marzo us è stato pubblicato il “Decreto Sostegni” (DL n.41 / 2021) che prevede, fra l'altro, la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021, la proroga della Cassa integrazione guadagni e un contributo a fondo perduto.

L'importo verrà erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente o come credito d'imposta da utilizzare esclusivamente nella compensazione.

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento 23 marzo 2021, n. 77923 che contiene il modello e le istruzioni per richiedere il  nuovo contributo a fondo perduto . Le richieste possono essere inoltrate a decorrere dal 30 marzo e fino al 28 maggio pv, anche avvalendosi di un intermediario, tramite i canali telematici dell'Agenzia o tramite la piattaforma web messa a punto dal partner tecnologico Sogei, disponibile nell'area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet.

Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta o, una scelta irrevocabile del contribuente, potrà essere utilizzato come credito d'imposta in compensazione. Per accedere al sostegno sono necessari due requisiti: aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro e aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30%.

L'ammontare del contributo viene determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019 secondo questo schema riassuntivo:

  • 60% se i ricavi ei compensi dell'anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro;
  • 50% se i ricavi ei compensi dell'anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
  • 40% se i ricavi ei compensi dell'anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
  • 30% se i ricavi ei compensi dell'anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni;
  • 20% se i ricavi ei compensi dell'anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni.

È comunque garantito un contributo minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche ea 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L'importo del contributo riconosciuto non può in ogni caso superare 150.000 euro.

 

TRASFERIMENTI AZIENDALI:  ANAC SOLLECITA LE SOA A MAGGIORI CONTROLLI

LAVORI PUBBLICI

Con un comunicato alle Soa pubblicato lo scorso 24 marzo u.s., l’Anac sollecita controlli più stringenti nella verifica del requisito sull’organico medio in caso di trasferimenti d’azienda. L’Autorità in particolare precisa che  “In caso di trasferimenti aziendali, poiché le Soa devono comunque accertare e determinare il possesso del requisito dell'adeguato organico medio annuo, che, nella maggior parte delle ricorrenze, viene dimostrato in modo prevalente, se non integrale, dall'impresa "dante causa", il relativo accertamento deve essere assolto procedendo secondo le modalità originariamente indicate dal Manuale sulla Qualificazione del 2014, acquisendo cioè la copia dei versamenti eseguiti nei confronti di tutti gli Enti previdenziali, in modo tale da confrontare la corrispondenza di quanto dichiarato nei modelli DM10/Uniemens dell'Impresa cedente con gli importi dei pagamenti realmente effettuati dalla stessa….. La Soa non avrà la necessità di acquisire la copia dei versamenti effettuati dall'Impresa cedente, solo qualora abbia acquisito un Durc della stessa Impresa, comprovando la spendibilità - ai fini della valutazione del costo del personale - dei modelli DM10/Uniemens a suo tempo presentati dall'Impresa "dante causa", tale da consentire una idonea e compiuta verifica dell'organico medio in capo all'impresa "avente causa" in fase di attestazione”

 

INTERVENTI SU IMPIANTI SPORTIVI, DEROGA AL CODICE APPALTI FINO A 1 MILIONE

EDILIZIA SPORTIVA

Il Decreto Legislativo n.38/2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.68 del 19 marzo u.s., prevede procedure semplificate per la costruzione e ristrutturazione degli impianti sportivi, con possibilità di realizzare i lavori in deroga al Codice Appalti. 

Il provvedimento costituisce uno dei passaggi attuativi della riforma dello sport (legge n.86/2019) e l’articolo 7, in particolare, prevede il riordino delle norme per la sicurezza, la costruzione, l’ammodernamento e l’esercizio degli impianti sportivi e prescrive la semplificazione e l’accelerazione delle procedure amministrative e l’individuazione di criteri progettuali orientati alla sicurezza

Il Decreto n. 38 dispone che per i lavori di importo inferiore a un milione di euro, o in quelli di importo superiore nei quali le sovvenzioni pubbliche dirette non superino il 50% dell’importo, non si applicano né le disposizioni del Codice Appalti né le regole più stringenti dettate per gli impianti esistenti sulle aree pubbliche. Viene altresì previsto che per favorire l’ammodernamento e la realizzazione degli impianti sportivi, il soggetto privato (o la società sportiva che intende realizzare gli interventi) deve presentare al Comune o all’ente interessato, il documento di fattibilità delle alternative progettuali, corredato dal piano economico-finanziario, che deve individuare, la soluzione che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la comunità.

Il documento di fattibilità può comprendere la costruzione di immobili con destinazione d’uso diversa da quella sportiva, ma gli immobili devono essere complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilità dell’impianto sportivo con esclusione di complessi di edilizia residenziale

 

REGIONE LAZIO PRESENTA PIANO ATER 110% 

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Il 25 marzo u.s. la Regione Lazio ha presentato un piano quadriennale di interventi per l’efficientamento energetico e la riduzione del rischio sismico del patrimonio di edilizia residenziale pubblica realizzato da Ater Roma utilizzando il superbonus 110%.

Il progetto riguarderà circa 12.000 alloggi, pari a un quarto degli immobili totali e sarà supportato dalla consulenza procedurale, tecnica e amministrativa di Cassa Depositi e Prestiti, con la quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa nel novembre 2020.

L’appalto per la progettazione degli interventi è suddiviso in 6 lotti, relativi ai diversi quadranti della città, che riguardano la progettazione di cappotti termici, di impianti fotovoltaici, la sostituzione di infissi, l’eventuale demolizione-ricostruzione dell’edificio, l’adeguamento e il miglioramento antisismico. L’investimento previsto per la fase di progettazione è di 39,7 milioni di euro.

Invitalia S.p.A. ha pubblicato le gare d’appalto; l’avvio dei lavori è previsto entro gennaio 2022. Il valore complessivo degli interventi è stimato in oltre 300 milioni di euro.

 

TAR LAZIO: GARA ANNULLATA, DIRITTO AL RIMBORSO PER L’IMPRESA CHE HA PARTECIPATO

GIURISPRUDENZA

Con la Sentenza n.3063 del 12 marzo u.s., il Tar Lazio ha stabilito il diritto al rimborso per l’operatore economico che abbia partecipato a una gara successivamente annullata dal giudice amministrativo: l’ammontare del rimborso sarà determinato dalle spese inutilmente sostenute dall’impresa per partecipare alla procedura.

Il caso particolare riguarda una gara di Consip che aveva deciso di non sospendere la procedura, nonostante un contenzioso diretto a far dichiarare l'illegittimità della stessa gara. Il ricorso riguardava la suddivisione di una gara d'importo complessivo molto elevato in 13 lotti ritenuta in contrasto con i principi di massima partecipazione, ragionevolezza e proporzionalità dei requisiti. L’ente appaltante non aveva comunicato ai partecipanti il contenzioso in atto e ciò comporta, secondo i giudici, una violazione delle regole indicate e l'affidamento incolpevole dei privati che entrano in correlazione con la pubblica amministrazione. L'affidamento è incolpevole qualora il soggetto privato compie scelte senza sua colpa, sul presupposto di un'azione corretta dell'ente pubblico. Secondo la giurisprudenza ormai consolidata, peraltro, il diritto al risarcimento del danno prescinde dalla colpa dell'ente appaltante.

In merito all’entità del danno risarcibile, al concorrente non può riconoscersi il danno da lucro cessante (mancato guadagno conseguente alla non aggiudicazione), ma deve essere riconosciuto il danno emergente, costituito dalle spese documentate inutilmente sostenute (costituzione del consorzio, fideiussioni, predisposizione offerta tecnica, contributo Anac).

 

AFFIDAMENTO IN HOUSE: LE MOTIVAZIONI NON DEVONO ESSERE GENERICHE

GIURISPRUDENZA

Il Consiglio di Stato (Sentenza n.2102/2021) ha sancito che il ricorso all’affidamento in house deve essere comprovato da motivazioni contenenti elementi precisi alla base della scelta.

In particolare, secondo i Giudici, ritenere “che il richiamo ai vantaggi insiti nel modello internalizzato ……… sia sufficiente a giustificare il ricorso a tale modalità derogatoria della generale regola della gara equivarrebbe a devitalizzare la portata della norma, e la funzione pro-concorrenziale ad essa sottesa, consentendo l’applicazione generalizzata dell’istituto in contrasto con il suo evidenziato carattere di eccezionalità. Altrettanto deve affermarsi in relazione al richiamo alla maggiore semplicità ed immediatezza circa eventuali iniziative da condividere con il Comune”.

Per l'affidamento in casa occorre, invece, evidenziare gli specifici benefici che comportano tale opzione per la collettività rispetto alle procedure ordinarie previste dal Codice Appalti. In sostanza viene sostenuto il carattere eccezionale e residuale dell'affidamento internalizzato.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordiamo alle imprese associate che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti alle attestazioni Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) ed alle certificazioni Iso. Le imprese interessate possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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