PERIODICO INFORMATIVO - 07 AGOSTO 2020
News
ATTIVITA’ ASSOCIATIVA
LA PROTESTA DELLE ASSOCIAZIONI SULLA PROROGA DELLO SPLIT PAYMENT
Come evidenziato anche nell’ultimo numero di Aniem Lazio News, lo split payment è stato prorogato fino al 30 giugno 2023.
Nei giorni scorsi le Associazioni che rappresentano il sistema imprenditoriale del comparto delle costruzioni, fra le quali Confapi Aniem, hanno trasmesso una lettera congiunta al Presidente del Consiglio ed al Ministro dell’economia per protestare contro “gli effetti devastanti del meccanismo di scissione dell'Iva che mettono a repentaglio la tenuta dell'intero sistema produttivo". Le Associazioni, in particolare, hanno sottolineato come "Lo split payment, che drena 2,5 miliardi di liquidità l'anno dalle casse solo all'edilizia, era stato introdotto per contrastare l'evasione Iva, ma con la messa a regime della fatturazione elettronica lo Stato ha già potuto beneficiare di un aumento del gettito Iva pari a 3,6 miliardi, facendo quindi venir meno i presupposti che ne motivavano l'adozione. Soprattutto alla luce del fatto che, diversamente da quanto comunicato dal Governo italiano alla Ue, i tempi di rimborso Iva vanno ben oltre i 74 giorni: per il 60% delle imprese, infatti, superano i 270 giorni. Tempi che, uniti ai ritardi dei pagamenti della Pa, finiscono per compromettere del tutto il già delicato equilibrio finanziario delle imprese". La filiera delle costruzioni chiede, quindi, di annullare la proroga di un meccanismo "iniquo e dannoso che mette a repentaglio la sopravvivenza delle imprese".
LAVORI PUBBLICI
CORTE DEI CONTI BOCCIA IL DECRETO SEMPLIFICAZIONI
Nel corso dell’audizione parlamentare sulla conversione in legge del decreto semplificazioni, la Corte dei Conti ha espresso un giudizio fortemente critico sul provvedimento e, in particolare, sulle norme che riguardano i contratti pubblici.
“Pur apprezzandosi le finalità della normativa né potendosi ignorare le particolari difficoltà del momento storico……….., deve evidenziarsi come la natura temporanea di talune norme non giovi alla maggior chiarezza del quadro normativo che, al contrario, ne esce ancor più complicato venendosi necessariamente ad innestare, all’interno di una regolamentazione tra le più complesse del nostro ordinamento, complicate questioni di diritto intertemporale.
Ma, soprattutto, “non si possono ignorare le possibili conseguenze negative sulla concorrenza che potrebbero derivare da una simile attenuazione delle regole sulle procedure di gara che, oltre a risultare non coerente con la normativa dell’Unione Europea in materia, potrebbe recare un grave vulnus alla lotta alla corruzione”.
“Infine, si evidenzia come l’introduzione di nuove previsioni di responsabilità erariale (artt. 4 e 6) riferite a condotte sia omissive (art. 4) che commissive (art. 6) mal si concili con le disposizioni del medesimo decreto tendenti all’eliminazione temporanea della medesima responsabilità per fatti commessi con colpa grave (ma non anche per condotte omissive anch’esse gravemente colpose).”
ECONOMIA
ATTESO PER OGGI IL NUOVO DECRETO ANTI CRISI
Dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri di oggi, il c.d. Decreto Agosto, manovra complessiva da 25 miliardi, con ulteriori misure a sostegno del sistema economico-produttivo ed occupazionale.
In attesa del testo definitivo che verrà approvato dal Governo, i vertici della maggioranza succedutisi in questi giorni, dovrebbero aver consentito di definire le seguenti misure:
- rinnovo della Cig per 18 mesi, blocco dei licenziamenti fino al 17 novembre e, successivamente, possibilità di licenziare riservata solo a coloro che non utilizzano fondi per la cassa integrazione o la decontribuzione;
- fiscalità di vantaggio per il sud con taglio del 30% dei contributi previdenziali dal 1° Ottobre al 31 dicembre 2020 per le aziende che operano nel Mezzogiorno (la decontribuzione verrebbe confermata in misura decrescente, previa autorizzazione europea, fino al 2029);
- sgravi contributivi del 100%, per 6 mesi, per tutte le assunzioni a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2020 (resta l’obbligo di versamento dei premi e contributi Inail);
- sgravi contributivi per 4 mesi dai contributi per il rientro dei lavoratori dalla cassa integrazione a condizione che le imprese abbiano utilizzato gli ammortizzatori nei mesi di maggio e giugno ed abbiano subito perdite causate dalla pandemia (sono escluse le aziende che non hanno registrato perdite di fatturato nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente);
- rifinanziamento del fondo di garanzia pmi di 3.300 milioni per il 2023, 2.800 milioni per il 2024 e 1.700 milioni per il 2025;
- rinvio al 15 ottobre dell’invio delle cartelle fiscali, rateizzazione delle tasse sospese (iva e ritenute Irpef);
- ulteriore stanziamento di 600 milioni nel 2021 per il fondo progettazione da destinare agli interventi ammessi in graduatoria nel 2020 e di 10 milioni del fondo progettualità per il periodo 2020-2025;
- aumento di 1.750 milioni per il 2020 e 900 milioni per il 2021 dei fondi da destinare agli interventi di messa in sicurezza di edifici e territorio;
- incremento di 5,5 miliardi delle risorse destinate agli enti locali per investimenti pubblici;
- risorse aggiuntivi di 500 milioni per piccole opere nel 2021 e di 600 milioni per ponti e viadotti dal 2021 al 2023;
- incremento di 1, 125 miliardi (in 4 anni) per la manutenzione e la riqualificazione energetica delle scuole.
FISCO
SUPER BONUS 110%: PRONTI IL DECRETO ASSEVERAZIONI E LA MODULISTICA, ORA IN ATTESA DELLA REGISTRAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI
Il “decreto Asseverazioni” ed il “decreto sui requisiti tecnici” sono stati firmati e pubblicati sul sito web del Ministero dello Sviluppo economico ed attendono la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta.
Il primo provvedimento definisce le modalità di trasmissione agli organi competenti, tra cui Enea, dell’asseverazione per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici che beneficiano del superbonus 110% e contiene, peraltro, la modulistica che definisce le modalità di trasmissione dell'asseverazione e viene resa operativa la procedura inerente alle verifiche e agli accertamenti delle attestazioni e certificazioni infedeli. I modelli previsti dal decreto sono due, uno per i Sal ed uno per la fine lavori.
Il secondo decreto indica i requisiti tecnici minimi che gli interventi dovranno rispettare per accedere agli sconti fiscali, definisce i massimali unitari di spesa delle opere, ripropone interventi e situazioni ricompresi nell’applicazione dei bonus.
Nei prossimi giorni dovrebbero essere pubblicati gli ulteriori provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate su cessione del credito, sconto in fattura e visti di conformità.
AGENZIA ENTRATE: CHIARIMENTI SULLA CESSIONE DEL CREDITO
In attesa dei provvedimenti di propria competenza che definiranno il quadro completo per la piena operatività del superbonus, l’Agenzia delle Entrate, con una riposta del 6 agosto u.s. ad una specifica istanza, ha fornito chiarimenti sui soggetti ai quali è possibile cedere il credito d’imposta relativo alla detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica. Il quesito, in particolare, riguarda il caso di un contribuente che, effettuando interventi di riqualificazione energetica, riceve dai clienti i crediti corrispondenti alle detrazioni e, a sua volta, intenderebbe cedere tali crediti al proprio fornitore di energia elettrica.
Esaminato l’attuale quadro normativo, l’Agenzia ha sostenuto che il credito d'imposta può essere ceduto ai fornitori della società che esegue gli interventi (ad esempio il fornitore di energia elettrica). Il committente (primo cedente) può cedere all'impresa esecutrice (primo cessionario) dell'intervento di riqualificazione energetica l'importo che gli spetta ai fini della detrazione d'imposta. L'impresa istante può cedere tale credito d'imposta ad un proprio fornitore (secondo cessionario) che se non lo cede a sua volta, può utilizzarlo solo in compensazione.
Le nuove norme introdotte dal Decreto Rilancio, infatti, prevedono che i soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021 le relative spese possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione, alternativamente:
- per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d'imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
- per la cessione di un credito d'imposta di pari ammontare con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
GIURISPRUDENZA
CONSIGLIO DI STATO: ROTAZIONE NON DEROGABILE ANCHE IN CASO DI AFFIDAMENTI SENZA GARA
Con la sentenza n. 4252 del 2 luglio u.s., il Consiglio di Stato ha ribadito che la rotazione costituisce un limite istruttorio non derogabile, anche quando l’affidamento è stato effettuato senza procedere all’espletamento di una gara.
La questione riguardava un servizio manutenzione del verde pubblico affidato ad un operatore che, al contempo, risultava pregresso affidatario in via temporanea dello stesso servizio e di contratti con prestazioni simili. Il Tar Lazio aveva ritenuto legittimo il contratto, in quanto assegnato “solo nelle more della definizione della procedura ordinaria di evidenza pubblica, per ragioni qualificate di urgenza, nell'approssimarsi della stagione autunnale, e per un tempo estremamente limitato”.
A giudizio del Consiglio di Stato, invece, la rotazione costituisce un criterio immanente ai procedimenti nell'ambito del sotto soglia e la sua applicazione deve ritenersi generalizzata. Viene al riguardo previsto il limite “di carattere generale, nel solo caso di selezione mediante procedura aperta, che cioè non preveda una preventiva limitazione dei partecipanti attraverso inviti; e uno riferito al caso concreto, laddove la restrizione del mercato da esso derivante sia incompatibile con la sua peculiare conformazione, contraddistinta dal numero eccessivamente ristretto di operatori economici, e di ciò l'amministrazione dia adeguata motivazione”. Così come, la rotazione deve prescindere dalle caratteristiche del contratto e dal suo dato temporale.
SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON ARGENTA SOA Come già anticipato in precedenti comunicazioni, Aniem Lazio ha attivato uno “sportello qualificazione” che consente di acquisire una valutazione gratuita del proprio livello di qualificazione, in considerazione anche della recente modifica legislativa che ha ampliato a 15 anni il periodo documentabile per la dimostrazione dei requisiti tecnico-economici. Il servizio, naturalmente, è rivolto anche alle aziende prive di attestazione SOA che potranno valutare il possesso dei requisiti ai fini di un’eventuale attestazione per operare nel settore dei lavori pubblici. Al fine di potenziare e qualificare ulteriormente l’assistenza alle imprese, è stato altresì definito un accordo di collaborazione con ARGENTA SOA s.p.a., Organismo di attestazione che opera da circa 13 anni nel sistema di attestazione delle imprese, con sede operativa a Roma. Le imprese interessate ad approfondire tale tematica potranno contattare i nostri uffici.
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