PERIODICO INFORMATIVO - 28 FEBBRAIO 2020
News
LAVORI PUBBLICI
COMMISSIONE MINISTERIALE REOGOLAMENTO APPALTI: MAGGIORE DISCREZIONALITA’ NEGLI APPALTI SOTTO SOGLIA
Raffaele Greco, Presidente della commissione ministeriale incaricata all’elaborazione del Regolamento attuativo del Codice Appalti e Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, ha anticipato alcune linee di indirizzo del nuovo Regolamento che dovrebbe essere licenziato nella prossima settimana per poi continuare il suo iter di approvazione istituzionale (previsti diversi passaggi in commissioni parlamentari, Consiglio di Stato, ecc).
Particolarmente interessante quanto dichiarato sugli appalti sotto soglia per i quali saranno previsti meno vincoli, in particolare, “sul principio di rotazione, sullo svolgimento delle indagini di mercato, sugli affidamenti diretti…più spazi di manovra alle stazioni appaltanti”. Le disposizioni si concentreranno maggiormente sulla fase di esecuzione dell’appalto, fonte di frequenti ritardi nella realizzazione delle opere e di numerosi contenziosi giudiziari.
Il Regolamento, composto da circa 300 articoli, prevederà una netta distinzione tra la parte dedicata ai lavori e quella destinata a disciplinare i servizi e le forniture.
DECRETO MILLEPROROGHE APPROVATO DEFINITIVAMENTE AL SENATO: RISORSE DESTINATE A PIANI DI ZONA ESISTENTI.
Lo scorso mercoledì 26 febbraio, il Senato ha definitivamente approvato la conversione in legge del decreto “milleproroghe” (d.l. n.162 del 30 dicembre 2019).
Confermati i contenuti del testo approvato alla Camera ed illustrato nel precedente numero di Aniem Lazio News con le disposizioni su bonus verde, concessioni, verifica sismica, smaltimento rifiuti da eventi sismici e rinnovi organi di controllo nelle srl.
Il provvedimento contiene altresì nuove opportunità per il completamento di infrastrutture e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria nei piani di zona esistenti; dal prossimo 10 aprile, infatti, saranno utilizzabili i fondi non utilizzati (ex legge 232/2016) destinati “alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano e a spese di progettazione per opere pubbliche”.
LAZIO
PICCOLI COMUNI: A MARZO BANDO DA 2,5 MILIONI
Un nuovo bando a marzo da 2,5 milioni di euro per i piccoli Comuni che vorranno presentare una propria proposta progettuale destinata al recupero di beni, manufatti, siti, spazi di valore storico, culturale e ambientale coniugato con dinamiche economiche e azioni di partecipazione sociale.
Lo ha annunciato la Regione precisando che saranno oggetto di valutazione:
- il valore storico simbolico del luogo o bene sul quale si propone l’intervento;
- il valore sociale ed economico dell’attività proposta;
- la qualità del progetto;
- l’eventuale partnership del comune con associazioni e organizzazioni di cittadinanza attiva;
- le proposte presentate da Piccoli Comuni non finanziati con il precedente avviso pubblico.
FISCO
AGENZIA ENTRATE: APPLICAZIONE IVA AGEVOLATA SU BENI FINITI
Con una risposta del 21 febbraio u.s., l’Agenzia delle Entrate si è espressa sulla possibilità di applicare le aliquote ridotte al 4% e al 10% in edilizia sui beni finiti.
Il caso in questione riguardava, in particolare, la cessione con posa in opera di ringhiere e tettoie per balconi e terrazze, con la seguente fatturazione:
- la Società vende il prodotto con posa in opera tutto completo e fattura l'intero importo al cliente;
- le imprese specializzate che svolgono l'attività di posa in opera emettono fattura nei confronti dell'Istante.
La società ha presentato richiesta di chiarimenti in merito all'applicazione delle agevolazioni riguardanti i c.d. "beni finiti", ritenendo che i beni sopra indicati (ringhiere e tettoie) rientrino tra i "beni finiti" e possano essere ceduti con le agevolazioni previste dalla legge. L’Agenzia ha precisato, anzitutto, che per " beni finiti ", cui si applicano le aliquote agevolate, si intendono quelli che anche successivamente al loro impiego nella costruzione o nell'intervento di recupero non perdono la loro individualità, pur incorporandosi nell'immobile (a titolo esemplificativo, gli ascensori, i montacarichi, gli infissi, i sanitari, i prodotti per gli impianti idrici, elettrici, a gas eccetera...). Non esiste, dunque, un'elencazione tassativa dei beni finiti
Sulla base di tale premessa, l’Agenzia ha ritenuto che “i beni oggetto della presente istanza (ringhiera per balcone completa di ogni elemento, ringhiera per recinzione completa di ogni elemento, tettoie per balconi e terrazze che vengono montate sul pavimento e sulla facciata dell'edificio) possano rientrare nella categoria dei "beni finiti" e beneficiare delle suddette aliquote ridotte qualora……….. mantengano una propria individualità e autonomia funzionale, siano sostituibili " in modo assolutamente autonomo dalla struttura della quale fanno parte " (risoluzione n. 39 del 1996 citata), senza perdere le proprie caratteristiche, tanto da essere suscettibili di ripetute utilizzazioni, non solo in astratto”.
SOTTOSEGRETARIO VILLAROSA FORNISCE CHIARIMENTI SU APPLICAZIONE BONUS FACCIATE IN ASSENZA DI ZONE A E B
Lo scorso 26 Febbraio, il Sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze, Alessio Mattia Villarosa, rispondendo ad una interrogazione alla Camera, ha precisato che nei Comuni in cui gli strumenti di piano non fanno riferimento a zone A e zone B l’Amministrazione finanziaria valuterà “sulla base delle peculiarità del caso concreto” la possibilità di applicare il bonus facciate. Il bonus, come noto, spetta per gli interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici ubicati nelle zone A e B in base alla classificazione del D.M. 1444/1968.
Il Sottosegretario ha evidenziato come la zona A sia spesso identificata con l’ambito storico del comune e la zona B sia associata agli ambiti residenziali; in questo contesto, l’Agenzia delle Entrate “afferma che è possibile riferirsi a zone assimilabili alle categorie A o B, specificando che tale assimilazione dovrà risultare dalle certificazioni urbanistiche rilasciate dagli enti competenti”.
Ma in diversi piani urbanistici non si fa alcun riferimento alle Zone A e B: in tali casi “al fine di applicare il bonus facciate in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, è necessario predisporre una ricognizione urbanistica per individuare in maniera ufficiale le equipollenze”.
GIURISPRUDENZA
CONSIGLIO DI STATO: CERTIFICATO LAVORI PUO’ ESSERE RILASCIATO ANCHE IN CORSO DI ESECUZIONE
Il certificato di esecuzione lavori può essere rilasciato anche qualora il contratto di appalto non sia ancora concluso o se i lavori sono in corso di esecuzione per quella parte dei lavori che il R.u.p. attesti completata con buon esito e contabilizzata. Ciò è quanto affermato dalla Sezione V del Consiglio di Stato con sentenza del 21 febbraio u.s. (n.1320).
Rileva, in tal senso, il dato normativo: l’art. 83, comma 2, d.P.R. n. 210 ammette la possibilità che la SOA sia chiamata a valutare lavori “in corso di esecuzione alla data di sottoscrizione del contratto con la SOA”. Dal combinato disposto delle norme che disciplinano il C.E.L. si evince che “l’impresa acquisisce il requisito tecnico organizzativo, costituito dall’aver svolto lavori per un certo importo in una certa categoria, col rilascio del Certificato di esecuzione lavori” (cfr. Cons. Stato, sez. V, 28 dicembre 2017, n. 6135). Si è in presenza, dunque, di un atto rientrante nella categoria dei c.d. accertamenti costitutivi, poiché l’effetto dell’accertamento è quello di costituire il requisito in capo all’impresa che richiede il certificato. I Giudici, riformando la sentenza di primo grado, precisano che il C.E.L. non attesta l’affidabilità dell’impresa nell’esecuzione di tutte le obbligazioni contrattuali, ma solo la corretta esecuzione dei lavori, ossia la capacità tecnico-organizzativa dell’impresa; è per questa ragione che può senz’altro ammettersi la certificazione di lavori non ancora conclusi.
SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON ARGENTA SOA Come già anticipato in precedenti comunicazioni, Aniem Lazio ha attivato uno “sportello qualificazione” che consente di acquisire una valutazione gratuita del proprio livello di qualificazione, in considerazione anche della recente modifica legislativa che ha ampliato a 15 anni il periodo documentabile per la dimostrazione dei requisiti tecnico-economici. Il servizio, naturalmente, è rivolto anche alle aziende prive di attestazione SOA che potranno valutare il possesso dei requisiti ai fini di un’eventuale attestazione per operare nel settore dei lavori pubblici. Al fine di potenziare e qualificare ulteriormente l’assistenza alle imprese, è stato altresì definito un accordo di collaborazione con ARGENTA SOA s.p.a., Organismo di attestazione che opera da circa 13 anni nel sistema di attestazione delle imprese, con sede operativa a Roma. Le imprese interessate ad approfondire tale tematica potranno contattare i nostri uffici via e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamando il n. 334.9767911 |