PERIODICO INFORMATIVO - 17 GENNAIO 2025
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IL PROGRAMMA DEL WEBINAR SUL CODICE APPALTI
ATTIVITA' ASSOCIATIVA
Come già preannunciato, il 24 gennaio (ore 11,00-13,00) è in programma il webinar sui contenuti del recente decreto correttivo al Codice Appalti (d.lgs. 209 del 31.12.2024).
Attraverso un’analisi del quadro normativo aggiornato, saranno esaminate le principali criticità e le strategie operative per affrontare l’impatto e le difficoltà operative, in particolare:
- Le modifiche all’art. 11: l’individuazione del CCNL e il nuovo allegato I.01
- Le principali novità per i contratti sottosoglia
- Le novità per i consorzi stabili e la loro qualificazione
- La disciplina della revisione prezzi e il nuovo allegato II.2- bis
- Subappalto facoltativo e necessario: cosa cambia con il correttivo
- Riserve, varianti, penali e premi di accelerazioni
Interverranno l’Avv. Rosamaria Berloco e Avv. Pietro Falcicchio, Co-founder di Legal Team, studio legale specializzato su normative e procedure di contratti pubblici e gare d’appalto.
Per ulteriori informazioni e l’accesso al link di collegamento scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DELLA FILIERA COSTRUZIONI
ATTIVITA’ ASSOCIATIVA
Lo scorso 12 gennaio è stata lanciata sui media televisivi e radiofonici la nuova campagna di comunicazione “Noi, che veniamo da lontano” promossa da Fondamentale – La Filiera delle Costruzioni, che riunisce sotto la sua insegna le organizzazioni imprenditoriali e sindacali più rappresentative (Anaepa Confartigianato, Ance, Fiae Casartigiani, Claai, Cna, Confapi Aniem, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil).
Lo spot, nato per promuovere e valorizzare la storia e il ruolo del settore edile nel nostro Paese, è diretto e interpretato da Luca Zingaretti. La campagna è in onda da domenica 12 gennaio sulle principali emittenti radio e televisive, nonché nei cinema e su tutte le principali piattaforme digitali e i canali social.
Oltre che sulle reti generaliste, lo spot sarà visibile sui principali canali di all news (Sky Tg24 e Rainews 24), sulle principali piattaforme on demand (Netflix e Amazon Prime Video) e nei circuiti cinema; saranno presenti inoltre maxi affissioni al centro di Roma, nelle stazioni Termini e Tiburtina e all’aeroporto di Fiumicino.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.filierafondamentale.it
REGIONE LAZIO: PROPOSTA DI LEGGE PER IL RECUPERO DI IMMOBILI DISMESSI IN AREE RURALI
URBANISTICA REGIONE LAZIO
Nei giorni scorsi è stata presentata in regione Lazio, da esponenti della maggioranza, la proposta di legge avente ad oggetto il "recupero mediante cambio d'uso di unità immobiliari in aree rurali" con l’obiettivo di favorire il recupero di immobili nelle aree rurali, destinandoli a usi abitativi, sociali, turistici, o anche per asili nido.
L’assessore all’Urbanistica, alle Politiche abitative, alle Case popolari e alle Politiche del mare della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli ha evidenziato come la proposta tenda a “superare lo stato di abbandono in cui si trovano molti edifici esistenti in zona agricola e inutilizzati da tempo. Con questo importante intervento legislativo ribadiamo la volontà della Regione Lazio di definire una normativa moderna e coerente con le esigenze attuali del territorio. Tale impegno è confermato dalla proposta di legge sulla semplificazione urbanistica, approvata dalla Giunta regionale e attualmente in discussione in commissione per la valorizzazione del testo”.
Nel provvedimento si mira a snellire le procedure e a promuovere interventi sostenibili. L'articolo 1 della proposta legislativa, che dovrà iniziare l'iter legislativo in Consiglio, stabilisce, in particolare, che la legge ha come finalità:
- la riduzione delle emissioni di gas serra e un miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici;
- il recupero di unità immobiliari non più in connessione funzionale con un'azienda agricola, permettendo il loro riuso per funzioni residenziali, turistiche, sportive, socio-assistenziali o per asili nido, contribuendo al risanamento di aree rurali in condizioni di disagio sociale ed economico.
Il provvedimento permette il cambio di destinazione d’uso, facendo di fatto diventare abitabili anche i manufatti rurali in disuso, un tempo utilizzati come magazzini, ricovero attrezzi o sementi, privi di requisiti perché non legati ad aziende agricole. I cambi d’uso saranno consentiti fino a due unità immobiliari per ciascun proprietario.
La demolizione e la ricostruzione dell’edificio sarà consentita con un incremento della volumetria fino al 20 per cento, mentre la delocalizzazione sarà concessa sullo stesso terreno o uno limitrofo del proprietario. Per procedere al recupero, le unità immobiliari dovranno essere già in possesso di autorizzazione sismica o certificato di idoneità statica.
La proposta di legge esclude i beni ricadenti in aree sottoposte a vincoli relativi a parchi o riserve naturali, o in quelle sottoposte a tutela per dissesto idrogeologico; per il recupero e la rigenerazione con cambio d’uso è comunque necessario che gli immobili siano stati realizzati legittimamente o sia stata ottenuta una sanatoria.
Per il recupero ad uso residenziale, turistico-ricettivo, sportivo o socio-assistenziale i requisiti che dovranno avere le unità vanno da un minimo di 45 metri quadrati di superficie calpestabile lorda fino a un massimo di 300 metri quadrati.
REGIONE LAZIO: NUOVE INDICAZIONI PER ACCEDERE ALLE SANATORIE DEL DECRETO SALVA CASA
URBANISTICA REGIONE LAZIO
La Regione Lazio, con la circolare n.1566357 del 20 dicembre u.s. (Indicazioni operative per i procedimenti di accertamento di conformità urbanistica disciplinati dall’art. 36-bis del d.P.R. n. 380/2001, con particolare riferimento all’accertamento di compatibilità paesaggistica di cui ai commi 4 e 5-bis), ha fornito nuove indicazioni sull’applicazione del “decreto salva casa” (D.L. n.69/2024).
La circolare contiene un’elencazione della classificazione delle difformità (parziali o essenziali) in aree vincolate e non vincolate, precisando che non sono considerate variazioni essenziali, neppure ove realizzate in area vincolata:
- la modifica della localizzazione del fabbricato quando rimangono invariate le destinazioni d’uso, la sagoma, il volume, le superfici, l’altezza della costruzione e sempre che la nuova localizzazione non contrasti con leggi, norme e regolamenti;
- le opere che incidono sulla entità delle cubature accessorie, sui volumi tecnici e sulla distribuzione interna delle singole unità abitative.
Sono poi riproposte le condizioni per l’utilizzo della sanatoria, a cominciare dalla necessità che le opere siano conformi alla disciplina urbanistica vigente e siano dotate di un titolo edilizio.
Si precisa, in particolare, che le opere “devono essere state realizzate contestualmente all’esecuzione del titolo principale o comunque nel periodo di efficacia del titolo medesimo; al contrario, le opere realizzate in difformità in un momento successivo alla scadenza del titolo edilizio principale costituiscono opere realizzate in assenza di titolo (a prescindere dalla tipologia delle opere stesse) e pertanto non sono ammissibili all’accertamento di conformità di cui all’articolo 36-bis”.
Un’ulteriore precisazione riguarda gli immobili in aree vincolate, potenzialmente soggette sia al Codice dei Beni Culturali che al “decreto salva casa”.
In caso di opere oggetto di un’istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica in area vincolata che erano state oggetto già di una precedente richiesta sulla base di quanto previsto dal Codice Beni Culturali, per consentire l’applicazione del “decreto salva casa” (con la possibilità di utilizzare il silenzio-assenso) sarà necessario “che il soggetto istante dichiari che le medesime opere sono oggetto di una precedente istanza della quale richiede contestualmente l’archiviazione”. La Circolare, infine, contiene indicazioni sul pagamento delle sanzioni pecuniarie, sulla conferenza di servizi e sulla possibilità di rispondere a quesiti delle amministrazioni comunali per garantire una corretta applicazione della normativa.
PUBBLICATO ELENCO DEI COMUNI BENEFICIARI DELLE RISORSE PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
URABANISTICA REGIONE LAZIO
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 14 gennaio scorso, sono state pubblicate le graduatorie per l’assegnazione dei contributi finalizzati alla redazione degli strumenti urbanistici a favore dei Comuni della Regione Lazio con popolazione fino a 30.000 abitanti.
Si tratta di 6 milioni complessivi per le annualità 2024-2026 (2 milioni per ogni anno) a favore di 79 comuni.
L’Assessore all’Urbanistica Pasquale Ciacciarelli ha sottolineato l’obiettivo di “intervenire su una pianificazione urbanistica ormai retrograda e sconnessa dalle attuali caratteristiche ed esigenze del territorio” anticipando che l’attuale lista potrà essere integrata attraverso successivi scorrimenti della graduatoria.
DL MILLEPROROGHE: ESTESO AL 31 OTTOBRE 2025 IL BONUS PER IL RECUPERO DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE
ECONOMIA
Nel decreto milleproroghe, per il quale è in corso il procedimento di conversione in legge, oltre agli interventi di proroga delle polizze catastrofali e delle autorizzazioni edilizie anticipati nel precedente numero, è previsto lo slittamento al 31 ottobre 2025 del bonus per il recupero edilizio delle strutture alberghiere (compresi agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico, congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici).
Gli interventi, che dovranno riguardare la riqualificazione energetica, antisismica e le barriere architettoniche, consentono di accedere al credito d’imposta, in misura pari all’80%, e al contributo, fino ad un massimo di 100.000 euro. Il credito d’imposta ed il contributo sono usufruibili anche indipendentemente l’uno dall’altro, mentre il beneficio fiscale è utilizzabile in compensazione, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, mediante la presentazione del modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Non risulta peraltro eliminata la possibilità di cedere il credito d’imposta, solo per intero, senza facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche, intermediari finanziari o imprese di assicurazione.
La proroga del bonus riguarda però solo le imprese che avevano già fatto richiesta dell’incentivo in base all’Avviso pubblico del Ministero del Turismo del 23 dicembre 2021, inviando apposita istanza telematica sulla piattaforma on line gestita da Invitalia.
SOA: PROROGA AL 30 GIUGNO PER LA RICHIESTA DEI CERTIFICATI AGLI UFFICI DEL CASELLARIO
CONTRATTI PUBBLICI
Con una circolare del 13 dicembre u.s., il Ministero della Giustizia ha disposto che fino al 30 giugno 2025 le Soa potranno continuare a richiedere i certificati del casellario giudiziale presso gli uffici locali dello stesso Casellario e solo dal 1° luglio 2025 scatterà l’obbligo di utilizzare la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), a cui è collegato il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Precisa la Circolare che “a decorrere dal 1° luglio 2025 i richiedenti potranno avvalersi esclusivamente delle procedure ANAC, e, conseguentemente, gli Uffici locali del Casellario dovranno sospendere il rilascio dei certificati del Casellario Giudiziale e dell’Anagrafe delle Sanzioni Amministrative dipendenti da reato, richiesti per le procedure di affidamento dei contratti pubblici. Fino a tale data, gli Uffici locali del Casellario dovranno continuare a procedere al rilascio diretto dei certificati in esame, informando i richiedenti delle nuove modalità operative di rilascio del Certificato del casellario Giudiziale nell’ambito delle procedure di affidamento dei contratti pubblici”.
MINISTERO DEL LAVORO PRESENTA PIANO SICUREZZA 2025
SICUREZZA
Con il decreto n. 195/2024, il Ministero del Lavoro ha adottato il “Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro” per l’anno 2025, promosso dallo stesso Ministero in collaborazione con INAIL e INL.
Il Piano, del quale la patente a crediti costituisce parte integrante, intende rappresentare una svolta nella gestione della sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di ridurre infortuni e malattie professionali attraverso iniziative concrete e innovative. L’attuazione del Piano (della durata di un anno) si articolerà attraverso cinque aree strategiche:
- Iniziative di prevenzione e promozione
- Campagne informative
- Programmi dedicati ai giovani
- Campagne straordinarie di vigilanza
- Interscambio di banche dati per la vigilanza.
Previsti, in particolare, interventi di formazione e sensibilizzazione (focus su giovani e lavoratori con percorsi formativi dedicati, campagne informative e iniziative nelle scuole), misure di sostegno alle imprese (strumenti per migliorare gli standard di sicurezza, tra cui finanziamenti specifici, incentivi) vigilanza e controlli, con intensificazione delle ispezioni nei settori a rischio (es. edilizia, agricoltura), utilizzo di tecnologie innovative come il badge virtuale per la gestione della sicurezza nei cantieri, collaborazioni istituzionali con azioni coordinate con INAIL e INL per potenziare il supporto alle imprese e la diffusione della cultura della sicurezza.
Come noto, nei giorni scorsi è stato presentato il bando Isi 2024 dell’Inail, che mette a disposizione 600 milioni di euro per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra le novità previste, il sostegno agli interventi di innovazione tecnologica, con un’attenzione specifica all’ammodernamento dei macchinari, la promozione dell’adozione di modelli organizzativi (Mog) e sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl) da parte delle aziende. Per le imprese partecipanti che hanno già adottato un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato per la norma Uni En Iso 45001:2023 è stato invece introdotto un punteggio premiante.
SENTENZA DI PATTEGGIAMENTO NON COSTITUISCE CAUSA DI ESCLUSIONE AUTOMATICA
GIURISPRUDENZA
L’attuale formulazione dell’art. 94, comma 1, del Codice Appalti, a differenza della precedente norma (art. 80 del D.lgs n. 50/2016) non prevede la sentenza di patteggiamento (ex art. 444 del c.p.p.) come causa automatica di esclusione. Lo sancisce il Tar Roma (Sent. n. 401 del 9 Gennaio u.s.) respingendo l’ipotesi che la sentenza di patteggiamento dell’aggiudicataria possa essere equiparata a una sentenza di condanna definitiva.
L’art. 94 del nuovo Codice stabilisce infatti che: “E’ causa di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d’appalto la condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile”.
I Giudici hanno altresì evidenziato come, che ai sensi dell’articolo 10 del D.Lgs 36/2023, le cause di esclusione non possano essere interpretate estensivamente.
DICHIARAZIONE SULLA STABILITA’ OCCUPAZIONALE NON SEMPRE NECESSARIA
GIURISPRUDENZA
Il Consiglio di Stato (Sent. del 3 gennaio 2025, n. 26) ha affermato che non sempre risulta necessaria la presentazione della dichiarazione relativa all’impegno a “garantire la stabilità occupazionale del personale impiegato”.
Nel caso preso in esame nel quale si contestava l’incompletezza della dichiarazione, i Giudici hanno evidenziato come l’affidatario del contratto oggetto della procedura non subentrerebbe al precedente appaltatore e pertanto non vi è alcuna necessità della suddetta dichiarazione.
“Non essendoci, in tale ipotesi, lavoratori da riassorbire, la dichiarazione di impegno sarebbe priva di oggetto, e quindi inutile; e pretenderne una di segno negativo sarebbe un formalismo eccessivo, sproporzionato... riferimento alla dichiarazione di cui alla lett. b) dell’art. 102 del Codice Appalti, chiarito che la dichiarazione indicante il CCNL che l’aggiudicataria avrebbe applicato al personale impiegato nell’esecuzione dell’appalto era contenuta nella documentazione amministrativa allegata alla domanda di partecipazione…l’ulteriore pretesa della stazione appaltante di precisare le «specifiche modalità con cui si intende adempiere all’impegno» appare irragionevole, perché non si comprende quali potrebbero essere tali modalità specifiche, trattandosi essenzialmente di dare puntuale applicazione ai contratti, fermo restando il dovere dell’amministrazione appaltante di verificarne l’effettiva applicazione nel corso dell’esecuzione del contratto, e ancor prima in sede di verifica della congruità dell’offerta…”.
LEGITTIMA LA PREMIALITA’ PER LE IMPRESE ISCRITTE NELLA WHITE LIST IN POSSESSO DELLA CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA
GIURISPRUDENZA
Con la sentenza n.10256 del 20 dicembre u.s., il Consiglio di Stato ha dichiarato legittimo il comportamento della stazione appaltante che aveva previsto indici di premialità in gara (2 punti aggiuntivi) per le imprese iscritte nella white list in possesso della certificazione antimafia.
Secondo i Giudici “la stazione appaltante può, del resto, conformare la disciplina di gara in modo da attribuire valore premiale anche a requisiti soggettivi dell’operatore economico, idonei a “illuminare” sulla qualità e affidabilità dell’offerta, purché nel rispetto dei principi di proporzionalità, ragionevolezza e adeguatezza, non essendo configurabile, in termini generali, un divieto assoluto di commistione tra criteri soggettivi di partecipazione e elementi oggettivi di valutazione dell’offerta”.
Precisa altresì il Consiglio di Stato che non è sufficiente la mera presentazione della domanda: “il requisito della iscrizione all’elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa (“white list”) prevista dall’articolo 1, commi 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190 si acquisisce solo in seguito alla conclusione, con esito favorevole, del procedimento aperto con la istanza dell’operatore ….. la mera presentazione della domanda di iscrizione non ha valore equipollente alla iscrizione stessa ai fini della partecipazione alle procedure di gara”.
ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO
CONVENZIONI
Aniem Lazio ha attivato un servizio per assistere e fornire consulenza alle imprese su tutte le questioni attinenti al sistema di qualificazione, con particolare riguardo alle modalità per acquisire l’attestazione Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) e le certificazioni Iso.
Ricordiamo, peraltro, l’obbligo di possesso dell’attestazione Soa anche per i lavori di importo superiore a 516.000 euro rientranti nel Superbonus e negli altri bonus edilizi e il non assoggettamento alla patente a crediti se in possesso di attestazione Soa dalla III classifica (vantaggi sono previsti anche per attestazioni nelle prime due classifiche).
Per maggiori informazioni le imprese interessate possono contattare i nostri Uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334976791
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