PERIODICO INFORMATIVO - 30 GENNAIO 2023
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SALVINI: ALLO STUDIO RINVIO E MODIFICHE AL NUOVO CODICE APPALTI
CONTRATTI PUBBLICI
Mentre proseguono le audizioni parlamentari sul nuovo Codice Appalti (il parere della Camera è atteso entro l’8 febbraio p.v.), il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini ha preannunciato possibili novità sui tempi di entrata in vigore e sulle possibili modifiche all’attuale testo.
Sul primo aspetto, il Ministro ha preannunciato “una interlocuzione in corso con Bruxelles” per posticipare al 2024 l’applicazione del provvedimento, stralciando le norme sulle opere del Pnrr.
Ma è intenzione del Governo, recependo anche istanze provenienti dal sistema della rappresentanza delle imprese, adottare ulteriori interventi migliorativi al testo, a cominciare dal sistema di revisione prezzi che dovrebbe risultare dinamico e capace di seguire tempestivamente le eventuali oscillazioni del mercato dei materiali.
Altro intervento modificativo dovrebbe riguardare le cause di esclusione e, più precisamente, gli illeciti professionali. In questo senso dovrebbe essere eliminata la possibilità che consente di escludere imprenditori che hanno ricevuto un semplice avviso di garanzia. Ciò sembrerebbe anche più coerente con il principio di fiducia enunciato dal Codice.
Il Ministro Salvini ha anche rilanciato la proposta, da formalizzare con uno specifico emendamento, con la quale si introdurrebbe una quota di appalti riservata alle microaziende.
Da segnalare, inoltre, la posizione critica espressa dall’Anac nel corso dell’audizione parlamentare sull’innalzamento della soglia dei lavori da 150.000 a 500.000 euro che possono essere oggetto di affidamento diretto anche dalle stazioni appaltanti non qualificate.
Critiche, infine, anche sul ripristino dell’appalto integrato che può risultare utile per gli appalti più complessi, ma che, secondo l’Autorità, non deve diventare una pratica generale: “il più delle volte la pubblica amministrazione bandisce progetto ed esecuzione, e quando arriva il progetto esecutivo, si scopre un aumento rilevante dei costi. La pratica insegna che non c’è riduzione di tempi e di costi con l’appalto integrato. Va usato dove serve”.
ANAC: FORTI CRITICITA’ SUGLI AFFIDAMENTI DIRETTI IN PRESENZA DI POSSIBILI CONFLITTI D’INTERESSE
CONTRATTI PUBBLICI
Un comunicato dell’Anac ha reso noti gli esiti relativi alla gestione delle situazioni di conflitto di interesse da parte dei comuni, con particolare riferimento agli affidamenti diretti.
Oltre ad essere disciplinato espressamente dall’art. 42 d.lgs. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici), la gestione del conflitto di interesse costituisce, come noto, una misura di prevenzione della corruzione.
Dall’analisi dell’Autorità emerge un’ampia disapplicazione della legislazione vigente da parte delle stazioni appaltanti.
In particolare, l’alto numero di dichiarazioni omesse o non conformi (circa il 50%) dimostra che la disciplina del conflitto di interesse è scarsamente applicata, soprattutto nello specifico settore esaminato, quello dell’affidamento diretto dei servizi professionali tecnici. Il mancato rispetto dell’obbligo concernente la dichiarazione di insussistenza del conflitto rende pressocché impossibile l’emersione delle ordinarie situazioni di conflitto e la gestione delle stesse.
L’Autorità ha pertanto richiamato l’attenzione delle stazioni appaltanti sul rispetto della normativa in tema di conflitto di interessi, in particolare riferimento agli affidamenti diretti, caratterizzati dalla sostanziale assenza di confronto competitivo. Si tratta di un contesto in cui, le dichiarazioni di insussistenza del conflitto di interesse del responsabile unico del procedimento dovranno essere protocollate all’atto dell’accettazione dell’incarico e conservate dalla stazione appaltante, che dovrà provvedere a controllarne a campione la veridicità.
In tale contesto, l’Anac ha espresso preoccupazioni anche in relazione al nuovo Codice dei contratti pubblici attualmente all’esame del Parlamento. La formulazione proposta restringe la nozione dell’istituto ed introduce un onere probatorio a carico di chi intende far valere il conflitto di interesse: ciò rischia di azzerare l’ambito applicativo della norma in modo incoerente e sproporzionato rispetto alle più ampie formulazioni previste dalle norme comunitarie.
LA GRADUATORIA DEL BANDO PER LE MENSE SCOLASTICHE: 65 INTERVENTI NEL LAZIO
EDILIZIA SCOLASTICA
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato le graduatorie definitive del Bando Pnrr per la realizzazione e l’ampliamento di mense nelle scuole e nei convitti per un totale di almeno 1000 interventi (limite fissato dall’Europa) e uno stanziamento complessivo di 600 milioni.
Nei giorni scorsi si è conclusa la valutazione delle proposte presentate e sono state pubblicate le graduatorie definitive, la cui efficacia però è subordinata alla registrazione dei relativi decreti da parte degli organi di controllo.
Il Bando per la presentazione delle proposte (dicembre 2021) ha prevede la costruzione, la messa in sicurezza e la ristrutturazione di spazi adibiti a mense scolastiche. I progetti possono prevedere la demolizione e ricostruzione degli edifici pubblici, l’ampliamento degli edifici esistenti, la riqualificazione architettonica e funzionale e messa in sicurezza di mense scolastiche esistenti anche attraverso l’adeguamento impiantistico e tecnologico dei relativi locali, la riconversione di spazi non utilizzati all’interno di edifici pubblici esistenti adibiti ad uso scolastico.
Il Lazio è tra le regioni con il maggior numero di interventi finanziati: ammontano a 65 dei quali 30 interessano il Comune di Roma, 12 Frosinone, 11 Viterbo, 7 Latina, 5 Rieti.
I Lavori dovranno essere aggiudicati entro il prossimo 31 agosto.
168 MILIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI PICCOLI COMUNI
LAVORI PUBBLICI
Un Decreto del Ministero dell’Interno, in corso di pubblicazione in Gazzetta, destina 168 milioni ai Comuni con meno di 1.000 abitanti per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.
I Comuni interessati (sono 2005 in base al censimento del 2021) riceveranno un contributo pari a 83.790,52 euro.
I lavori dovranno iniziare entro il prossimo 15 maggio 2023: entro questa data i Comuni riceveranno la prima metà delle risorse, mentre la restante sarà erogata dopo la trasmissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori. Ai Comuni che non rispetteranno queste scadenze saranno revocati i contributi.
ENEA: QUADRO RIEPILOGATIVO SUI BONUS EDILIZI
FISCO
Di seguito si propone il poster riepilogativo aggiornato da Enea sui principali bonus edilizi, contenente interventi, detrazioni, massimali di spesa, durata, tipologia di agevolazione, soggetti beneficiari, spese ammissibili, descrizione, opzioni e scadenze.
In particolare, per ciascuna misura, vengono riportati la percentuale di detrazione applicabile, il limite di spesa previsto, la tipologia di bonus, chi può usufruirne, l’elenco degli interventi ammissibili, la possibilità o meno di cedere il credito e quella di chiedere lo sconto in fattura.
L’edizione attuale aggiorna il precedente poster pubblicato a giugno 2022, a seguito delle modifiche introdotte nella normativa.
NO ALLA MANCATA AGGIUDICAZIONE PER RAGIONI DI CONVENIENZA ECONOMICA
GIURISPRUDENZA
Il Consiglio di Stato (Sentenza n.384/2023) ha dichiarato non legittimo il comportamento della Pubblica Amministrazione che decide di non procedere a un nuovo appalto, dopo l’annullamento di una precedente aggiudicazione, per ragioni di convenienza economica.
Il caso specifico si riferisce ad un appalto di servizi affidato da Cassa Depositi e Prestiti nel corso del quale, a seguito di una sentenza che aveva annullato la precedente aggiudicazione, l’ente appaltante aveva deciso di non avviare una nuova procedura, favorendo il subentro di altro operatore economico; secondo l’Amministrazione “l'annullamento in via derivata dell'aggiudicazione non rende necessaria una ulteriore attività procedimentale dell'Amministrazione per la individuazione del nuovo aggiudicatario della gara, in quanto è sufficiente lo scorrimento della graduatoria in favore del secondo classificato» …«rispetto al quale non è stata evidenziata nel corso del procedimento e del successivo processo alcuna idonea causa ostativa”.
Di parere assolutamente diverso il Consiglio di Stato secondo cui tale decisione è contraria ai principi ed alle norme vigenti in quanto “il potere di non aggiudicare, secondo logica, va esercitato prima di adottare il provvedimento di aggiudicazione definitiva … quando, come nel caso di specie, il giudicato ha espressamente accertato il diritto all’aggiudicazione e il diritto al subentro nel contratto, si giustifica sul piano sistematico anche la preclusione (quale effetto del giudicato) all’esercizio del potere di non procedere all’aggiudicazione previsto dall’art. 95, comma 12, del codice dei contratti pubblici”.
NON NECESSARIO CHE L’IMPRESA CAPOGRUPPO SIA QUALIFICATA E REALIZZI LA PARTE MAGGIORITARIA DEI LAVORI
GIURISPRUDENZA
Il Consiglio di Stato (Sentenza n. 11596/2022), aderendo a precedenti pronunciamenti della Corte di Giustizia europea, ha sostenuto la non applicabilità dell'art. 83, comma 8, del codice dei contratti pubblici laddove impone che la mandataria di un raggruppamento sia tenuta ad eseguire le prestazioni in misura maggioritaria rispetto alle altre imprese.
In particolare, i Giudici precisano che il diritto comunitario non vincola l’impresa a realizzare la prestazione direttamente e con i propri mezzi; in questo senso la direttiva U.E. consente di avvalersi di prestazioni ausiliarie per garantire i requisiti richiesti dal bando.
Ad ogni operatore economico è quindi consentito di fare affidamento sulle capacità di altri soggetti "a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi […] purché sia dimostrato all'amministrazione aggiudicatrice che l'offerente disporrà dei mezzi di tali soggetti necessari per l'esecuzione della prestazione”.
ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO
CONVENZIONI
Aniem Lazio ha attivato un servizio per assistere e fornire consulenza alle imprese su tutte le questioni attinenti al sistema di qualificazione, con particolare riguardo alle modalità per acquisire l’attestazione Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) e le certificazioni Iso.
Ricordiamo, peraltro, che recente legge n.51/2022 ha imposto il possesso dell’attestazione Soa anche per i lavori di importo superiore a 516.000 euro rientranti nel Superbonus e negli altri bonus edilizi: dal 1° gennaio 2023 e al 30 giugno 2023, l’esecuzione dei lavori dovrà essere affidata esclusivamente ad imprese che documenteranno l’avvenuta sottoscrizione di un contratto con una Soa; dal 1° luglio 2023 sarà necessario il possesso dell’attestazione Soa al momento della sottoscrizione del contratto di appalto.
Per maggiori informazioni le imprese interessate possono contattare i nostri Uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334.9767911.
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