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PERIODICO INFORMATIVO - 27 MAGGIO 2022

News

 

IN GAZZETTA LA LEGGE CHE IMPONE L’ATTESTAZIONE SOA PER I LAVORI RIENTRANTI NEI BONUS

MERCATO

Sulla Gazzetta Ufficiale n.117 del 20 maggio u.s. è stata pubblicata la legge n.51 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”.

Si tratta del provvedimento, già trattato nei precedenti numeri di Aniem Lazio News, che impone l’attestazione Soa per le imprese che svolgono lavori rientranti nei bonus edilizi (articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77). Sono coinvolti, nello specifico, i lavori di importo superiore a 516.000 euro rientranti nelle seguenti agevolazioni:

  • superbonus 110%;
  • ecobonus ordinario;
  • bonus casa e sismabonus ordinario;
  • bonus facciate;
  • bonus fotovoltaico ordinario;
  • bonus colonnine di ricarica ordinario;
  • bonus barriere architettoniche 75%.

Viene previsto un regime transitorio dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 nel quale si dovrà dimostrare di avere stipulato un contratto con un organismo abilitato per l’attestazione SOA; dal’1° luglio 2023, l’attestazione sarà invece obbligatoria per accedere alle detrazioni fiscali.

 

LA CAMERA APPROVA LEGGE DELEGA APPALTI CON I CRITERI FONDAMENTALI PER IL NUOVO CODICE

CONTRATTI PUBBLICI

Lo scorso 24 maggio la Camera ha approvato la legge delega contenente i criteri che dovranno orientare il nuovo Codice Appalti. Il provvedimento attende ora solo la ratifica formale del Senato che dovrà avvenire, in base alle indicazioni previste dal Pnrr, entro il 30 giugno p.v., per consentire il rispetto dell’ulteriore scadenza del 31 marzo 2023 per l’approvazione del Codice.

 Confermata la reintroduzione della revisione prezzi, che ricomprenderà anche l’aumento del costo del lavoro a seguito di rinnovi contrattuali. Le stazioni appaltanti dovranno “inserire nei bandi di gara, negli avvisi e inviti, in relazione alle diverse tipologie di contratti pubblici, un regime obbligatorio di revisione dei prezzi al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva e non prevedibili al momento della formulazione dell'offerta, stabilendo che gli eventuali oneri derivanti dal suddetto meccanismo di revisione dei prezzi siano a valere sulle risorse disponibili del quadro economico degli interventi e su eventuali altre risorse disponibili per la stazione appaltante”. 

Semplificazione negli appalti sotto soglia, “nel rispetto dei princìpi di pubblicità, di trasparenza, di concorrenzialità, di rotazione, di non discriminazione, di proporzionalità, nonché di economicità, di efficacia e di imparzialità dei procedimenti”. 

Per favorire le micro e le piccole imprese viene previsto il vincolo alla suddivisione degli appalti in lotti e “l'obbligo di motivare la decisione di non procedere a detta suddivisione”; prevista inoltre la possibilità per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara “criteri premiali per l'aggregazione di impresa”. 

Potenziato il ruolo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione: pur prevedendo l’eliminazione delle linee guida come strumento attuativo del codice (e più in generale degli strumenti di soft law), saranno rafforzate “le funzioni di vigilanza sul settore e di supporto alle stazioni appaltanti”. 

Uno dei nuovi criteri introdotti è relativo alla “razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, al fine di rendere le regole di partecipazione chiare e certe, individuando le fattispecie che configurano l’illecito professionale”. 

Viene altresì ridefinita la clausola sociale nel caso di passaggio di un contratto di appalto o di una concessione da un'impresa a un'altra: “i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti devono contenere l'obbligatoria previsione di specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato”

Viene indicato l’obiettivo di intervenire sul sistema di qualificazione delle imprese, “valorizzando criteri di verifica formale e sostanziale delle capacità realizzative, delle competenze tecniche e professionali, dell’adeguatezza dell’attrezzatura tecnica e dell’organico delle attività effettivamente eseguite e del rispetto della legalità”.

 Resta enunciato chiaramente anche l’obiettivo di riduzione e qualificazione delle stazioni appaltanti attraverso l'accorpamento e la riorganizzazione delle stesse e “mediante l'introduzione di incentivi all'utilizzo delle centrali di committenza e delle stazioni appaltanti ausiliarie per l'espletamento delle gare pubbliche”. 

Confermata la possibilità di semplificare e di ridurre i livelli di progettazione, anche attraverso lo snellimento delle verifiche e la gestione della fase di validazione . 

In merito agli appalti integrati, il nuovo codice dovrà individuare “le ipotesi in cui le stazioni appaltanti possono ricorrere all'affidamento congiunto della progettazione e dell'esecuzione dei lavori”, ma viene già previsto che le stazioni appaltanti dovranno indicare nei bandi o negli inviti “la necessaria qualificazione per la redazione dei progetti” e “le modalità per la corresponsione diretta da parte della stazione appaltante al progettista o della quota del compenso corrispondente agli oneri di progettazione indicati espressamente in sede di offerta dall'operatore economico, al netto del ribasso d'asta”. 

Nel testo approvato dalla Camera, infine, è stato introdotto un nuovo criterio finalizzato a tutelare le imprese italiane da forme di concorrenza sleale da parte di operatori provenienti da paesi extra comunitari; a tali operatori viene imposta l’applicazione di “misure atte a garantire il rispetto di criteri ambientali minimi e dei diritti dei lavoratori”.

 

ANAC: I LIMITI DELLA DEROGA PER LA QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE CON PATRIMONIO NETTO NEGATIVO 

CONTRATTI PUBBLICI

Un comunicato del Presidente dell’Anac, Giovanni Busia fornisce indicazioni a tutte le Soa sulla qualificazione delle imprese che, a causa della pandemia e degli eventi sismici del 2016, presentano un patrimonio netto di valore negativo. 

Nel comunicato (che segue e integra quello del 4 maggio u.s.) si precisa che la deroga “non deve essere concessa in modo indiscriminato a tutti gli operatori economici”, ma solo alle imprese i cui dati di bilancio sono cambiati in seguito al terremoto o alla pandemia e solo per le perdite relative all'esercizio in corso alla data del 31 dicembre 2021. Dopo questa data “l'impresa dovrà necessariamente tornare in una condizione di equilibrio economico e, quindi, essere in possesso, per ottenere l'attestazione, del requisito del patrimonio netto positivo”. 

La finalità, si legge nel comunicato, è “di consentire alle imprese che si trovano in difficoltà non per motivi di tipo ‘strutturale’ ma per ragioni eccezionali e imprevedibili, quali il sisma o la pandemia da Covid-19, di proseguire l’attività derogando agli obblighi ordinariamente previsti dal codice civile”. In caso contrario, “si comprometterebbero irrimediabilmente sia le possibilità di ripresa delle società colpite dalla crisi sia le possibilità di ripresa dell’intera economia nazionale, che il legislatore, in ultimo col recente Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ha ritenuto di poter riavviare anche attraverso il rilancio degli appalti pubblici”. 

 

PRESENTATO IL PIANO INFRASTRUTTURE AL DEF 2022: 300 MILIARDI PER I PROSSIMI 10 ANNI

ECONOMIA

Circa 300 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni nel settore infrastrutture con interventi che coinvolgono, in particolare, ferrovie, strade, porti, aeroporti, mobilità sostenibile ed edilizia pubblica di qualità. E’ quanto prevede l’Allegato “Infrastrutture” al Documento di Economia e Finanza (Def) 2022, presentato in settimana dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

Sono stati già ripartiti 218,9 miliardi di risorse. Gli investimenti nel settore della mobilità sono destinati, in particolare, a strade e autostrade (83,5 miliardi), ferrovie e nodi urbani (147,4 miliardi), porti (10,1 miliardi), aeroporti (3,2 miliardi), trasporto rapido di massa nelle città metropolitane (32,6 miliardi) e ciclovie (2,6 miliardi).

Ulteriori interventi sono previsti per le infrastrutture idriche (circa 12,3 miliardi) e per l’edilizia residenziale pubblica (6,7 miliardi). 

Nell’ambito dello sviluppo e della riqualificazione dell’edilizia pubblica, obiettivi prioritari sono il miglioramento della qualità dell’abitare, l’aumento delle superfici residenziali, l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico delle strutture esistenti; risorse sono destinate altresì all’edilizia giudiziaria e penitenziaria per ridurre l’affollamento nelle carceri. 

 

ILLEGITTIMA ESCLUSIONE IMPRESA PER TARDIVO VERSAMENTO CONTRIBUTO ANAC

GIURISPRUDENZA

Il Tar Puglia (Sentenza del 20/05/2022, n.730) ha dichiarato illegittima l’esclusione dalla gara di un’impresa per tardivo pagamento del contributo all’Anac.

Nel corso della predisposizione dei documenti di gara l’impresa aveva riscontrato un malfunzionamento del portale informatico che le aveva impedito di pagare il contributo; conseguentemente, aveva depositato una dichiarazione cautelativa nella quale evidenziava come non fosse stato possibile versare l’importo. La stazione appaltante aveva attivato il soccorso istruttorio, invitando l’impresa a regolarizzare la documentazione presentata.

L’impresa aveva provveduto al pagamento in favore dell’ANAC, ma la Commissione ne aveva comunque l’esclusione a causa della mancata integrazione documentale comprovante il pagamento del contributo.

Secondo il Tar, alla luce della normativa statale e delle pronunce della giurisprudenza in materia, l’esclusione dalla gara dell’impresa è stata oggettivamente sproporzionata e inconciliabile con il principio del favor partecipationis e della tutela della concorrenza. Il tardivo adempimento non afferisce né al contenuto dell’offerta economica, né a quello dell’offerta tecnica ed è qualificabile come un’irregolarità meramente formale, peraltro ingenerata da un malfunzionamento tecnico di un sistema informatico. 

I Giudici hanno altresì evidenziato che un recente orientamento giurisprudenziale ha chiarito che “il soccorso istruttorio, oltre a consentire operazioni di completamento o chiarimento della domanda, permette di sanare le carenze di qualsiasi elemento formale della domanda, ossia la mancanza e l’incompletezza della stessa, nonché ogni altra irregolarità, quand’anche di tipo “essenziale”, purché la stessa non riguardi l’offerta economica o tecnica in sé considerata”.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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