PERIODICO INFORMATIVO - 08 APRILE 2022
News
CONFAPI IN PARLAMENTO SU RINCARO MATERIALI: RINEGOZIARE I CONTRATTI IN EDILIZIA
ECONOMIA
Lo scorso 5 Aprile, Confapi ha partecipato ad un’audizione presso la 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro) e la 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato nell’ambito della conversione del Decreto legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.
Nel suo intervento la Confederazione ha sollevato il problema delle misure ancora inadeguate per la compensazione dei prezzi a seguito del forte rincaro dei materiali che colpiscono in misura drammatica il comparto delle costruzioni.
La cronica mancanza dei materiali e i costi fuori controllo di materie prime ed energia stanno determinando forti perdite alle aziende del comparto per la netta sproporzione tra prezzi dei materiali contrattualizzati pochi mesi fa e prezzi che quotidianamente vengono imposti dai fornitori, con forti rallentamenti anche dei lavori legati al Superbonus 110%. Confapi ha quindi chiesto di introdurre nel decreto la facoltà di rinegoziare, per causa di forza maggiore, i contratti in essere adeguandoli economicamente alle attuali condizioni di mercato.
Nel corso dell’audizione Confapi ha inoltre richiesto di prevedere una proroga di tutte le scadenze ad oggi previste per il Superbonus 110%.
Riguardo le misure generali previste dal decreto legge in esame, la Confederazione ha sollecitato un ulteriore sforzo per ridurre sensibilmente le accise di benzina e gasolio che andrebbero strutturalmente eliminate. In riferimento al credito d'imposta a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica, Confapi, infine, ha evidenziato che la percentuale di sconto prevista per le Pmi, pari al 12 %, è insufficiente.
COMPENSAZIONE PREZZI: IL QUADRO NORMATIVO NELLA NUOVA CIRCOLARE DEL MINISTERO
ECONOMIA
Nei giorni scorsi il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha diffuso una nuova circolare per fornire chiarimenti interpretativi sulle modalità di applicazione del sistema di compensazione prezzi, in particolare, sull’art. 1–septies del D.L. n. 73/2021 (cd. "Decreto Sostegni-bis", convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106).
Si ripropone di seguito una sintesi dell’attuale quadro legislativo.
Inizialmente, la compensazione è stata determinata per i materiali impiegati nelle lavorazioni, eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori dal 1° gennaio 2021 fino al 30 giugno 2021, applicando alle quantità dei singoli, le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi rilevate da apposito decreto con riferimento alla data dell’offerta, eccedenti l’otto per cento se riferite esclusivamente all’anno 2021 ed eccedenti il dieci per cento complessivo se riferite a più anni.
Successivamente il sistema è stato esteso:
- al secondo semestre dell’anno 2021(articolo 1, commi 398 e 399, della legge 30 dicembre 2021, n. 234), prevedendo l’adozione di un nuovo decreto di rilevazione delle variazioni dei prezzi relative a detto secondo semestre entro il 31 marzo 2022 e l’incremento della dotazione del fondo ministeriale di ulteriori 100 milioni di euro;
- al primo semestre dell’anno 2022(articolo 25 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17), prevedendo l’adozione di un nuovo decreto di rilevazione delle variazioni dei prezzi relative a detto primo semestre entro il 30 settembre 2022, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’ISTAT e l’incremento della dotazione del fondo ministeriale di altri 150 milioni di euro.
Lunedì 4 aprile il Ministro Enrico Giovannini ha firmato il decreto con la rilevazione della variazione dei prezzi registrata nel secondo semestre 2021 (anticipato nel precedente numero di Aniem Lazio News).
Si evidenzia, infine, la possibilità (introdotta dall’articolo 23 del D.L. n. 21/2022) di riconoscere, nel limite complessivo del 50 per cento delle risorse, un anticipo in favore delle stazioni appaltanti di una somma pari al 50 per cento dell'importo richiesto, nelle more dello svolgimento dell'attività istruttoria relativa alle istanze di compensazione presentate.
Nella circolare dei giorni scorsi, il Ministero ha precisato che l’accesso al Fondo istituito dal Decreto Sostegni bis è ammesso esclusivamente in caso di assenza oppure di incapienza delle risorse.
Il trasferimento delle risorse del Fondo ministeriale non deve in alcun modo condizionare o far posticipare i pagamenti che le stazioni appaltanti sono tenute ad effettuare il più tempestivamente possibile (non c’è però alcun termine tassativo) utilizzando, ove esistenti, le risorse proprie, anche qualora detti pagamenti siano idonei a soddisfare solo in parte le domande degli operatori economici.
SUPERBONUS: LAZIO TERZA REGIONE
ECONOMIA
Enea ha reso noti i dati aggiornati sull’utilizzo del superbonus.
Al 31 marzo 2022, i lavori incentivati con la detrazione del 110% hanno generato investimenti per più di 24 miliardi di euro (+ 3,1 miliardi rispetto al mese precedente), mentre risultano aperti più di 139.000 cantieri (+ 16.500 a marzo).
Confermato anche il dato sulla tipologia degli immobili interessati dal superbonus: i condomìni rappresentano il 48,7% degli interventi, prima tipologia in termini economici con 11,8 miliardi di investimenti.
Il Lazio si conferma terza regione nell’utilizzo degli incentivi con oltre 12.000 cantieri per un valore complessivo di 2.244.714.123 euro, dietro solo a Lombardia e Veneto. Nel dettaglio, i lavori condominiali realizzati nel Lazio rappresentano il 50,9% del totale, il 29,6% i lavori in edifici unifamiliari e il 19,5% quelli in unità immobiliari indipendenti. Gli investimenti medi nella regione ammontano a oltre 666.000 euro nei condomini, a circa 111.000 euro negli edifici unifamiliari e a circa 96.000 euro nelle unità immobiliari indipendenti.
ANAC: OK ALLE LINEE GUIDA PER QUALIFICAZIONE E RIDUZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI
CONTRATTI PUBBLICI
Con una delibera del 30 marzo u.s., l’Anac ha approvato le linee guida recanti “attuazione – anche a fasi progressive - del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione che sarà reso operativo al momento della entrata in vigore della riforma della disciplina dei contratti pubblici”.
Si tratta di un passaggio ancora interlocutorio (dal 1° aprile sono aperte le consultazioni on line):
- entro il 30 giugno 2022, l’ANAC e la Presidenza del Consiglio dei Ministri presenteranno alla Cabina di regia le linee guida eventualmente modificate a seguito della consultazione on line;
- entro il 30 settembre 2022, l’ANAC e la Presidenza del Consiglio dei Ministri presenteranno alla stessa Cabina di regia una relazione finale sugli esiti delle attività di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, fornendo l’elenco delle amministrazioni in possesso dei requisiti per l’iscrizione nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate.
La riforma entrerà in vigore comunque contestualmente alla riforma del Codice Appalti prevista per il prossimo anno.
L’intervento sulla razionalizzazione e selezione degli enti appaltanti, secondo i dati dell’Anac sono 36.000 le stazioni appaltanti e oltre 100.000 i centri di spesa, è uno dei passaggi previsti dal Pnrr.
Il Presidente dell’Autorità, Giuseppe Busia ha precisato che “gli obiettivi sono la riduzione delle stazioni appaltanti con particolare riferimento alle più piccole aggregando il più possibile gli acquisti per spuntare prezzi migliori e il rafforzamento e qualificazione delle stesse, arginando deficit organizzativi e di professionalità dovuti all'eccessiva frammentazione. Tutto questo porta indiscutibili vantaggi sia per le stazioni appaltanti che vedrebbero ridurre il numero di procedure da avviare, che per gli operatori economici che potrebbero partecipare ad un numero ridotto di procedure, eventualmente con più lotti, così riducendo i costi amministrativi delle gare”.
Nel settore lavori, l’attuale schema di linee guida diffuso prevede tre livelli di qualificazione per le stazioni appaltanti:
- tra 150.000 e un milione di euro;
- da un milione e la soglia Ue (ora fissata a 5,38 milioni);
- oltre la soglia Ue.
APPROVATO PROGRAMMA TRIENNALE OPERE MARITTIME
CONTRATTI PUBBLICI
Lo scorso 7 aprile, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto per l’approvazione del Programma triennale 2022-2024 delle opere marittime volto ad assicurare la manutenzione straordinaria dei beni del demanio marittimo dei porti statali. Per l’attuazione delle opere sono previste risorse pari a oltre 41 milioni di euro, previse nel bilancio del Ministero, così ripartite: circa 16 milioni per l’anno in corso, 12,5 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024. Il budget previsto nel Programma sarà assegnato ai Provveditorati Interregionali per le Opere Pubbliche che si occuperanno della realizzazione degli interventi.
Le opere comprendono, tra gli altri, interventi di manutenzione straordinaria e di efficientamento degli edifici, il recupero di fari, l’implementazione di impianti tecnologici, lavori per la segnaletica marittima.
ATTIVO IL NUOVO PORTALE PER L’INVIO DEI DATI ECOBONUS A ENEA
FISCO
Dallo scorso 1° aprile è operativo il nuovo portale di Enea per trasmettere entro 90 giorni dal termine dei lavori i dati sugli interventi di efficienza energetica, effettuati nel 2022, che possono beneficiare delle detrazioni fiscali. Per gli interventi con data di fine lavori compresa tra il 1° gennaio 2022 e il 31 marzo 2022, il termine è fissato al 30 giugno 2022, decorrendo dalla data di attivazione del portale.
Da quest’anno il portale è unico e valido per l’inserimento dei dati relativi all’Ecobonus 2022, per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, per il Bonus Casa (art. 16-bis DPR 917/86), per i lavori che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
L’accesso al portale online avviene solo dietro autenticazione tramite SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica).
TAR CAMPANIA: I BANDI CHE PREVEDONO IMPORTI INADEGUATI COSTITUISCONO “CLAUSOLE ESCLUDENTI” DA IMPUGNARE
GIURISPRUDENZA
Il Tar Campania (Sentenza n.2117/2022) è intervenuto sull’attualissima questione del rincaro dei materiali e, in particolare, sugli importi a base d'asta insufficienti a garantire la copertura dei costi di esecuzione dell'appalto.
Secondo il Tribunale, si tratta di condizioni che rendono il rapporto contrattuale eccessivamente oneroso, non consentono di formulare un’offerta congrua e sostenibile e, quindi, devono essere impugnate in quanto si configurano come clausole “escludenti”.
Si tratta di clausole che, secondo la giurisprudenza, producono un effetto escludente "oggettivo", poiché non consentono all'operatore economico di partecipare alla gara (Cons. Stato n. 5057/2019; Cons. Stato n. 293/2015; Cons. Stato n. 5671/2012). In questo contesto, il significativo rincaro dei materiali e il mancato aggiornamento dei prezzari ai quali fanno riferimento i bandi configura condizioni “escludenti”, che potrebbero comportare un proliferare dei contenziosi con conseguenti pronunce di illegittimità fondate sulla violazione dei principi di ragionevolezza, proporzionalità, concorrenza (Cons. Stato, 8088/2019).
Tuttavia, precisa il Tar Campania, la presentazione dell’offerta indica una dichiarazione, seppur astratta, della remuneratività delle condizioni di gara; pertanto, il concorrente che intenda sottoporre a censura la stima dei costi dell'appalto deve dimostrare sulla base di stime attendibili l'incongruità del prezzo a base d'asta, eventualmente anche evidenziando la sussistenza dei requisiti che consentono di considerare l'offerta dell'aggiudicatario anomala ai sensi dell'art. 97, comma 3 del codice degli appalti.
CONDANNA NON DEFINITIVA PER ILLECITO PROFESSIONALE: ESCLUSIONE DALLE GARE NON OLTRE I TRE ANNI
GIURISPRUDENZA
Il Tar Napoli (Sentenza n. 2149 del 31 marzo 2022) ha stabilito che l'esclusione per grave illecito professionale a seguito di una sentenza penale di condanna non definitiva, non può andare oltre il termine di tre anni dal fatto.
I Giudici hanno evidenziato come l'articolo 80 del Codice appalti non preveda alcuna disposizione sull'efficacia temporale della causa di esclusione per illecito professionale dichiarata da una sentenza penale non definitiva.
Occorre quindi rifarsi alle direttive europee (in particolare all'art. 57, par. 7, della direttiva 2014/24/UE) che prevedono, in termini generali, che il periodo di esclusione per gravi illeciti professionali e per false dichiarazioni richieste per verificare l'assenza di motivi di esclusione non può essere superiore a “tre anni dalla data del fatto in questione” (di recente, Cons. Stato, sez. V, 27/1/2022 n. 575).
ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO
CONVENZIONI
Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334.9767911.
Seguiteci sui nostri canali social:
LINKEDIN: https://www.linkedin.com/company/confapiroma
TWITTER: https://twitter.com/ConfapiL
FACEBOOK: https://www.facebook.com/confapiroma