PERIODICO INFORMATIVO - 6 AGOSTO 2021
News
ACCORDO GOVERNO-REGIONI PER IL NUOVO MODELLO CILA-SUPERBONUS
EDILIZIA PRIVATA
Lo scorso 4 agosto, la Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti locali) ha approvato il modello di modulistica per la presentazione della Comunicazione Asseverata di Inizio Attività (CILA-Superbonus) che è già operativo e disponibile QUI.
Si ricorda che le recenti norme contenute DL 77/2021 (come integrate e modificate dalla Legge di conversione n.108 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30 luglio u.s.) prevedono che:
- la CILA potrà essere presentata anche qualora gli interventi riguardino le parti strutturali degli edifici o i prospetti;
- in caso di varianti in corso d’opera, queste sono comunicate a fine lavori e costituiscono integrazione della stessa;
- in sede di conclusione dei lavori non è richiesta l’agibilità (segnalazione certificata di cui all’articolo 24 del DPR 380/2001);
- per le opere classificate come attività libera è sufficiente la descrizione dell’intervento.
Rispetto alla CILA tradizionale, con la nuova Comunicazione non occorre documentare lo “stato legittimo” degli immobili; il professionista incaricato attesterà l'esistenza del titolo abilitativo, di eventuali condoni edilizi o del fatto che la costruzione sia precedente al 1° settembre 1967. Andrà inoltre precisato se gli interventi sono finalizzati alla riqualificazione energetica o al miglioramento sismico.
Nella parte iniziale dovranno essere indicati i dati del titolare dell'intervento o del soggetto (condominio, ente, Onlus) che presenta la Cila. In caso di lavoro condominiale, servirà la delibera dell'assemblea; per gli interventi trainati su parti private, i dati saranno riportati in un modello allegato.
La CILAS non potrà essere utilizzata per interventi di demolizione e ricostruzione.
APPROVATO PIANO INFRASTRUTTURE DAL GOVERNO: 5 MILIARDI PER EDILIZIA SOSTENIBILE
CONTRATTI PUBBLICI
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano Infrastrutture, allegato al Documento di Economia e Finanze. Il provvedimento prevede 5 miliardi di euro per l’edilizia sostenibile destinati, in particolare, ai 271 progetti di riqualificazione del programma “Qualità dell’abitare”, per un ammontare di 3,2 miliardi (illustrati in Aniem Lazio News del 23 luglio u.s.), a interventi di edilizia carceraria ed efficientamento energetico delle cittadelle giudiziarie
Nell’Allegato infrastrutture sono individuati i criteri di selezione delle opere che, in una prima fase, saranno valutate sulla base di una serie di indicatori, tra cui:
- il livello maturità progettuale;
- l’aggiornamento delle analisi di valutazione;
- il livello di completamento dell’opera;
- la quota di finanziamento già disponibile.
Nella seconda fase sarà definito l’ordine di priorità prendendo in considerazione la capacità di:
- contribuire alla transizione ecologica e digitale;
- realizzare infrastrutture più sostenibili e resilienti;
- generare impatti significativi sul sistema economico e sociale, anche favorendo la riduzione dei divari sociali e territoriali;
- assicurare la manutenzione e la sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente, prevenendo i rischi anche attraverso l’uso di tecnologie innovative;
- intervenire sul settore della logistica e del trasporto delle merci per renderlo più resiliente e competitivo;
- programmare uno sviluppo urbano sostenibile anche per aumentare i collegamenti tra città e aree interne.
ANAC: MODIFICARE NORME SU AVVALIMENTO
CONTRATTI PUBBLICI
Con un atto di segnalazione inviato ai Presidenti di Camera e Senato (n.3/2021), l’Anac ha sollecitato una modifica della normativa sull’avvalimento, al fine di adeguarla alla disciplina europea, “anche a seguito della procedura di infrazione verso l'Italia e alla decisione della Corte di Giustizia europea resa con sentenza del 3 giugno 2021”.
In particolare l’Anac ha richiesto di modificare l’art. 89 del Codice dei Contratti disponendo quanto segue:
- eliminare la previsione che impone l'esclusione del concorrente per false dichiarazioni rese dall'impresa ausiliaria, senza consentirne la sostituzione;
- precisare che il divieto di avvalimento può essere previsto solo limitatamente alle categorie super-specialistiche e non all’appalto in generale;
- rivedere i divieti di avvalimento "a cascata" anche allo scopo di tutelare da la massima partecipazione alle procedure di affidamento ed evitare “effetti negativi sul corretto svolgimento delle operazioni di gara e sulla corretta esecuzione del contratto”.
AGENZIA ENTRATE: GUIDA AGGIORNATA AL BONUS FACCIATE
FISCO
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la guida aggiornata al “bonus facciate” (www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Guida_Bonus_Facciate).
Il “bonus facciate”, come noto, è l’agevolazione fiscale introdotta dalla legge di bilancio 2020 per rinnovare gli edifici delle nostre città e consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020 e 2021. L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall’imposta lorda (Irpef o Ires) ed è concessa quando si eseguono interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, anche strumentali. Sono inclusi anche gli interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, come individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in quelle a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. A differenza di altre agevolazioni per interventi realizzati sugli immobili, per il “bonus facciate” non sono previsti limiti massimi di spesa né un limite massimo di detrazione.
PUBBLICATO DECRETO SU DIGITALIZZAZIONE BIM NEGLI APPALTI PUBBLICI
PROGETTAZIONE
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile il decreto n.312/2021, che individua i criteri premiali ed integra il precedente decreto con le regole e con le specifiche tecniche per l'utilizzo del BIM, aggiornando la tempistica di obbligatorietà, definizioni e termini in base all’evoluzione che lo stesso Bim ha avuto negli ultimi anni.
Segnaliamo, in particolare che, sulla base del recente decreto legge n.77/2021, le stazioni appaltanti possono prevedere, per le opere finanziate con le risorse europee del Recovery, un punteggio premiale per l'uso nella progettazione dei metodi e strumenti elettronici, sinteticamente denominati BIM.
Per quanto riguarda la tempistica di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, l’obbligatorietà del BIM viene imposta esclusivamente sopra la soglia di un milione di Euro, con le nuove scadenze che tengono conto delle diverse tipologie di opere ed interventi nonché della particolarità delle manutenzioni:
- 1° gennaio 2022: per le opere di nuova costruzione ed interventi su costruzioni esistenti, fatta eccezione per le opere di ordinaria manutenzione di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro;
- 1° gennaio 2023: per le opere di nuova costruzione, ed interventi su costruzioni esistenti, fatta eccezione per le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 35 del codice dei contratti pubblici;
- 1° gennaio 2025: per le opere di nuova costruzione, ed interventi su costruzioni esistenti, fatta eccezione per le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro.
CORTE COSTITUZIONALE: POTERE DELLO STATO SULL’INTERESSE PAESAGGISTICO ANCHE CONTRO LE REGIONI
GIURISPRUDENZA
Lo Stato può adottare la dichiarazione di interesse paesaggistico di un bene anche quando la Regione sia contraria. Lo ha precisato la Corte Costituzionale (22/07/2021, n. 164) sostenendo che la tutela dei beni naturali risponde a una “logica incrementale”, che consente alle Regioni di allargarne l’ambito ma non di ridurlo, neppure per mezzo dei piani paesaggistici di competenza regionale, da redigere d’intesa con lo Stato. Le Regioni non possono pianificare lo sviluppo del proprio territorio con scelte di carattere urbanistico se non quando queste ultime siano rispettose dei vincoli posti dallo Stato per tutelare beni di valore paesaggistico. Neppure la circostanza che il piano paesaggistico della Regione sia in corso di approvazione può privare lo Stato del proprio potere di indicare i beni da tutelare. Essi dovranno perciò essere inseriti nel piano regionale senza modifiche.
ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO
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