PERIODICO INFORMATIVO - 18 DICEMBRE 2020
notizia
ANIEM E CONFAPI LAZIO: DIFFIDA A REGIONE LAZIO SU BANDO DI GARA
#ATTIVITA 'ASSOCIATIVA
Con una nota congiunta, Aniem Lazio e Confapi Lazio hanno inviato alla Regione una nota di diffida per la modifica del bando di gara relativo all'appalto per l'affidamento dei " Lavori di efficientamento energetico dell'edifico sede della Giunta Regione Lazio " (importo a base di gara € 21.292.983,81).
Il disciplinare di gara contestato prevede, in particolare, il possesso del requisito di idoneità professionale relativo all'iscrizione all'Albo dei Gestori Ambientali nella categoria 4 classe E (raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi, prodotti da terzi) e nella categoria 5 classe F (raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi).
Lo stesso requisito deve essere altresì posseduto, in caso di ati o di consorzio, da ciascuna delle imprese raggruppate / raggruppande o consorziate / consorziande qualificate per la categoria prevalente OG1, così come l'iscrizione nella categoria 10B classe D (attività di bonifica di siti e beni contenenti amianto) dalle imprese qualificate per la categoria scorporabile OG12.
L'iscrizione all'albo (ANGA) viene richiesta come requisito di qualificazione all'appalto e non come elemento da individuare nella sede esecutiva del medesimo. Tale previsione viola palesemente la norma del Regolamento del Codice dei Contratti (art. 60 del dpr 207/2010 e sm) secondo cui " l'attestazione di qualificazione rilasciata una norma del presente titolo costituisce condizione necessaria e sufficiente per la dimostrazione dell'esistenza dei requisiti di capacità tecnica e finanziaria ai fini dell'affidamento dei lavori pubblici. Le stazioni appaltanti non possono richiedere ai concorrenti la dimostrazione della qualificazione con modalità, procedura e contenuti diversi ”.
La richiesta prevista nella lex specialis, inoltre, è evidente in contrasto con il Codice dei Contratti (art. 84) laddove si dispone esplicitamente che i soggetti esecutori dei lavori pubblici, di importo pari o superiore a 150.000 euro, provano il possesso dei requisiti di qualificazione mediante attestazione Soa.
Come chiaramente precisato anche dalla giurisprudenza, la previsione di requisiti ulteriori, quali l'iscrizione all'ANGA, non può essere indicata come condizione selettiva di accesso agli appalti di lavori, ipotesi che è circoscritta ai soli appalti di servizi aventi come oggetto la bonifica e lo smaltimento di materiali inquinanti.
Aniem e Confapi Lazio hanno quindi sollecitato la Regione a rettificare i contenuti del bando di gara, riservandosi, in caso contrario, di attivare ulteriori e più opportuni strumenti di tutela.
ASSOCIAZIONI COSTRUZIONI: APPELLO AL GOVERNO PER PROROGARE SUPERBONUS 110%
#ATTIVITA 'ASSOCIATIVA
Nei giorni scorsi le Associazioni Imprenditoriali operanti nel settore delle costruzioni hanno rivolto un appello congiunto al Governo per sollecitare la proroga temporale del superbonus. Di seguito il testo del comunicato.
Il Superbonus al 110% deve essere prorogato almeno fino al 2023 , altrimenti i condomini e le famiglie non potranno programmare gli interventi necessari per mettere in efficienza e nella sicurezza migliaia di edifici. È una grande occasione per far crescere Pil e occupazione in cui tutti devono credere: no ad accordi al ribasso. Inutile invocare la green economy se poi non utilizziamo le risorse e mettiamo in atto degli strumenti necessari per centrare questo obiettivo.
E 'questo l'appello che la filiera delle costruzioni - imprese, artigiani, cooperative, professioni tecniche, società di ingegneria (Ance, Alleanza delle Cooperative, Anaepa Confartigianato, Cna costruzioni, Casartigiani, Claai, Confapi Aniem , Federcostruzioni, Oice e Rete professioni tecniche) - rivolge al Governo preoccupata per il futuro di una delle poche misure di rilancio dell'economia finora in campo. Le stime non lasciano dubbi: si tratta di una leva che può generare un giro di affari di 42 miliardi di euro e più entrate per lo Stato per circa 7,5 miliardi di euro oltre a un risparmio netto per le famiglie di 600 euro all'anno solo per i consumi energetici.
Tutti benefici economici e quindi occupazionali che rischiano di venire vanificati completamente se la misura avrà durata breve . Impensabile infatti che gli interventi così complessi possono essere iniziati e completati in un anno. Peraltro le procedure iniziali sono lunghe e farraginose e necessitano dell'efficienza degli archivi comunali che ora sono in tilt.
Occorre un lasso temporale congruo , non meno della fine del 2023, per consentire ai cittadini e imprese di programmare e realizzare lavori importanti di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza sismica .
L'auspicio è che già nelle prossime ore venga approvata la proroga all'incentivo così da dare avvio concretamente a migliaia di interventi su edifici e condomini.
OPERE COMMISSARIATE: LETTERA CONGIUNTA DELLE ORGANIZZAZIONI IMPRENDITORIALI AL MINISTRO DE MICHELI
#ATTIVITA 'ASSOCIATIVA
Con una lettera congiunta al Ministro delle Infrastrutture De Micheli, le Associazioni rappresentative del settore delle costruzioni, fra le quali Confapi Aniem, hanno contestato il mancato coinvolgimento delle stesse Organizzazioni nel protocollo sottoscritto nei giorni scorsi del Ministero e Sindacati sulle opere commissariate.
Tale intesa tende a disciplinare le modalità di lavoro nei cantieri relativi alle infrastrutture commissariate, prevedendo turni di lavoro anche sulle 24 ore e turni alternati sette giorni su sette, anche nelle giornate festive. Ulteriori aspetti disciplinano la sicurezza, la legalità, la formazione e la qualificazione degli operatori (con il coinvolgimento degli enti bilaterali) ed il mercato del lavoro.
Le Associazioni nazionali, in rappresentanza del sistema imprenditoriale edile, hanno evidenziato come alcuni contenuti contenuti nel Protocollo non siano nella piena ed esclusiva " disponibilità di coloro che lo hanno firmato, in particolare quelle che riguardano compiti e funzioni demandati ad enti che promanano pariteticamente dalle parti sociali . Altre, invece, richiedono tutt'altra interlocuzione, in quanto riguardano gli aspetti relativi all'organizzazione del lavoro delle imprese, compresi i connessi temi della sicurezza, che ovviamente non possono essere affrontati con le rappresentanze dei datori di lavoro. "
Le Associazioni auspicano è la ripresa di un confronto costruttivo e proficuo non solo sui temi oggetto del Protocollo, ma anche e soprattutto con riguardo a tutti quei provvedimenti che attendono da tempo di essere attuati e che rappresentano una priorità per il Paese, al fine di poter finalmente iniziare quelle più volte annunciate opere edili, piccole e grandi che siano, a beneficio dell'intera collettività ”.
PUBBLICATO IL NUOVO PREZZARIO PER IL LAZIO
#LAVORI PUBBLICI
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 150 del 10 dicembre 2020 è stato pubblicato il nuovo prezzario 2020 per le opere pubbliche ed impiantistiche del Lazio, composto dalle seguenti Parti:
- Avvertenze generali;
- Parte A: Opere edili;
- Parte B: Opere stradali e infrastrutture a rete;
- Parte C: Sistemazione aree a verde e impianti sportivi;
- Parte D: Impianti elettrici;
- Parte E: Impianti tecnologici;
- Parte F: Opere idrauliche e opere marittime;
- Parte G: Piccola manutenzione;
- Parte H: Opere di conservazione e restauro
- Parte S: Costi della sicurezza.
Il provvedimento integrale è disponibile presso i nostri Uffici.
ANAC: RIVEDERE LE NORME SULLE IMPRESE IN CONCORDATO
#LAVORI PUBBLICI
Con l'atto di segnalazione n.10 del 2 dicembre us, l'Anac ha sollecitato Parlamento e Governo per modificare le norme sulle imprese in concordato che partecipano agli appalti pubblici di lavori, con specifico riferimento all'art. 110 del codice appalti ove si prevede, in particolare, che l'Autorità possa subordinare la stipulazione di contratti delle imprese in concordato all'avvalimento di altri operatori in possesso di specifici requisiti; con apposite linee guida, la stessa Anac dovrà individuare i “requisiti aggiuntivi” delle imprese ausiliarie.
L'Anac, oltre a sollecitare un rinvio applicativo della norma, richiede una sostanziale revisione evidenziando come la disposizione “ influisce direttamente sulla libertà di iniziativa economica dell'operatore economico, obbligandolo a ricorrere all'avvalimento rinforzato, pena l'esclusione dalla gara ”. La medesima norma, peraltro, non chiarisce le modalità di intervento dell'Autorità, se cioè si debba limitare in via generale all'adozione delle linee guida o debba intendersi attivabile anche su specifica richiesta dell'impresa in concordato.
L’Anac propone, quindi, di rivedere la disposizione riservando all'Autorità un ruolo di supporto al giudice delegato, che “potrebbe avere facoltà di chiedere un parere ad Anac nel caso in cui la documentazione presentata dall'impresa in concordato per essere autorizzata a partecipare ad una nuova gara o a stipulare un contratto di subappalto non garantisca la capacità della stessa di portare a termine regolarmente l'affidamento”.
ANAC: MANCATA COMUNICAZIONE RINVIO A GIUDIZIO NON COMPORTA ESCLUSIONE AUTOMATICA
#LAVORI PUBBLICI
La mancata informativa alla stazione appaltante del rinvio a giudizio di un proprio rappresentante non comporta l’esclusione automatica dell’impresa, essendo comunque necessaria la valutazione concreta da parte dello stesso ente appaltante.
Questa la conclusione alla quale è pervenuta l’Anac in due distinti pareri di precontenzioso pubblicati nei giorni scorsi.
Secondo l’Autorità, infatti, l’ipotesi non rientra nei casi di false dichiarazioni in gara (art.80, comma 5, lettera f-bis) per cui è prevista la sanzione dell’esclusione automatica, bensì nel “tentativo di influenzare indebitamente l'operato della stazione appaltante” (art. 80, comma 5, lettera c-bis), caso per cui è prevista l'analisi della situazione da parte dell’amministrazione appaltante.
L’Anac precisa, quindi, che “la valutazione dell'idoneità dell'omessa dichiarazione di un rinvio a giudizio a rendere dubbia l'integrità o l'affidabilità dell'operatore economico deve essere svolta in concreto dalla stazione appaltante nell'esercizio della propria discrezionalità”.
CONFERENZA UNIFICATA SBLOCCA 219 MILIONI PER INTERVENTI DI EDILIZIA RESIDENZIALE
#URBANISTICA
Il 17 dicembre u.s. la Conferenza Unificata ha approvato lo schema di decreto (ministero Infrastrutture e Ministero Economia e Finanze) che destina 219 milioni (fondi ex gescal) a 17 regioni per 44 interventi di edilizia residenziale pubblica. Il provvedimento riguarda, in particolare, l’erogazione di fondi giacenti per la realizzazione di “programmi di sperimentazione nel settore dell'edilizia residenziale pubblica”.
Gli interventi ammessi presentano caratteristiche specifiche, quali il “consumo di suolo zero”, privilegiano il recupero di immobili esistenti, la demolizione e ricostruzione, ammettendo solo in via residuale la realizzazione di nuovi edifici. Sono state altresì selezionati i progetti che tendono a recuperare o realizzare opere di urbanizzazioni secondarie (scuole, spazi per lo sport, ecc.).
Nel Lazio risultano finanziati 3 interventi per un totale di 21.415.115,38 Euro di competenza di Roma Capitale, dell’Ater di Roma e dell’Ater di Latina.
Lo schema di decreto prevede che le regioni verifichino il rispetto dei tempi di attuazione di ciascun intervento approvato, ivi compreso il rispetto delle previsioni di spesa; in caso di inadempienza dei soggetti preposti a realizzare i programmi e gli interventi, le stesse regioni provvederanno a recuperare il finanziamento statale.
Entro tre mesi dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto i soggetti attuatori (comuni o Ater) dovranno comunicano il Cup a Regione e Ministero Infrastrutture. Entro 240 giorni (o 360 in caso di concorso di progettazione) le regioni dovranno comunicare i dati specifici dell’intervento: modalità e i tempi attuativi, data delle gare, cronoprogramma di trasferimento delle risorse.
NESSUNA ESCLUSIONE DA GARA IN CASO DI ACCORDO SU DEBITI FISCALI
#GIURISPRUDENZA
Il Tar Veneto (Sentenza del 7 dicembre u.s., n.1195) ha accolto il ricorso di un’impresa che contestava l’esclusione da una gara per irregolarità nei versamenti fiscali pur avendo raggiunto l’intesa con l’Agenzia delle Entrate per la rateizzazione del debito.
I Giudici hanno motivato la loro decisione sulla base di quanto previsto dall'art. 80, comma 4, del Codice dei Contratti, laddove emerge chiaramente che per integrare la causa di esclusione occorre che si tratti:
- a) di violazioni gravi (debiti nei confronti del Fisco di importo superiore ad Euro 5.000,00);
- b) di debiti per imposte e tasse certi, scaduti ed esigibili;
- c) di violazioni fiscali accertate in modo definitivo e quindi o con pronuncia giurisdizionale passata in giudicato o mediante provvedimenti amministrativi ormai definitivi.
Lo stesso legislatore precisa tuttavia che la causa di esclusione non si applica quando l'operatore economico ha ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi previdenziali dovuti, compresi eventuali interessi o multe, purché il pagamento o l'impegno siano stati formalizzati prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande. Nel caso preso in esame, risultava un debito (circa Euro 67.000 Euro) per il quale l’impresa aveva conseguito il provvedimento di accoglimento dell'istanza di rateizzazione antecedentemente alla data di indizione della procedura di gara; il debito non integra, pertanto, una violazione grave, definitivamente accertata, degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse e la ricorrente non doveva pertanto essere esclusa.
ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO
#CONVENZIONI
Ricordiamo alle imprese associate che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti alle attestazioni Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) ed alle certificazioni Iso. Le imprese interessate possono contattare i nostri uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334.9767911.