PERIODICO INFORMATIVO - 24 APRILE 2020
News
LAVORI PUBBLICI
ANIEM LAZIO, INTERVENTI PER SOLLECITARE MAGGIORE TRASPARENZA SU APPALTI COMUNE ROMA E FONDAZIONE ENASARCO
Con due distinte segnalazioni formalizzate nei giorni scorsi, Aniem Lazio ha sollecitato Roma Capitale ed Enasarco a garantire maggiore trasparenza nelle rispettive procedure di affidamento.
E’ stata contestata a Roma Capitale una scarsa ed inadeguata attività di pubblicità degli atti amministrativi, con particolare riferimento ad una criticità che va sempre più diffondendosi nelle procedure telematiche alle quali sta comprensibilmente facendo ampio ricorso in questa fase emergenziale. L’Ente tende, infatti, a non comunicare ai partecipanti le offerte dei concorrenti, non consentendo, evidentemente, di acquisire gli elementi necessari per verificare la correttezza nella determinazione della soglia di anomalia e, più in generale, nella procedura di aggiudicazione delle gare d’appalto. A supporto di tale contestazione, è stato evidenziato come l’art. 58, al comma 1, del Codice Appalti vincoli l’utilizzo delle procedure telematiche al rispetto del principio di trasparenza, i cui contenuti sono illustrati nello stesso Codice all’art.29, ove si dispone che “tutti gli atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori ……. devono essere pubblicati e aggiornati sul profilo del committente”. E’ stato altresì sottolineato come il diritto di acquisire le informazioni sull’espletamento della procedura è ulteriormente confermato dall’art. 76 del Codice Appalti nel quale si prevede che “le stazioni appaltanti … informano tempestivamente ciascun candidato e ciascun offerente delle decisioni adottate riguardo alla conclusione di un accordo quadro, all’aggiudicazione di un appalto o all’ammissione ad un sistema dinamico di acquisizione………”.
L’Associazione è altresì intervenuta sulla Fondazione Enasarco, rilevando alcune criticità su una procedura di gara “aperta”, da svolgersi con piattaforma telematica di negoziazione.
Dopo aver segnalato un’anomalia nell’individuazione delle lavorazioni costitutive dell’intervento messo in gara, sono state evidenziate ulteriori rilevanti criticità che penalizzano e limitano la partecipazione delle imprese, prevedendo requisiti organizzativi e reputazionali fortemente selettivi: numero di addetti in possesso di patentino per montaggio ponteggi, di patentino per la posa in opera di membrane flessibili per l’impermeabilizzazione, obbligo di certificazioni per la gestione della sicurezza, della responsabilità sociale, della prevenzione della corruzione oltre a requisiti reputazionali comprovati dal rating di legalità e dall’iscrizione nell’Anagrafe Antimafia degli esecutori. A ciò si aggiunge la richiesta di lavori analoghi consistenti in appalti aggiudicati nell’ultimo decennio in specifiche categorie.
Aniem ha contestato tali richieste, evidenziando una palese lesione del criterio di proporzionalità e ragionevolezza che si pone in contrasto con quanto inequivocabilmente previsto dalla normativa europea (direttiva 2014/24/UE), da quella nazionale (art. 30 D.Lgs. 50/2016 e s m.i) e dalla giurisprudenza amministrativa.
La stessa Anac, ha ribadito tale impostazione sostenendo che il procedimento di valutazione e di verifica dei requisiti di partecipazione e di qualificazione debba essere fondato su un iter logico-giuridico caratterizzato da logicità, razionalità e ragionevolezza (Delibera Anac n.795 del 19 luglio 2017).
Aniem ha pertanto sollecitato l’Ente ad adottare urgentemente un provvedimento per rivedere le previsioni del bando e ripristinare una procedura di gara in grado di garantire la più ampia partecipazione, in linea ed in coerenza con quanto inequivocabilmente stabilito dai principi legislativi e giurisprudenziali vigenti.
ANAC: MAI CHIESTA SOSPENSIONE GARE
L’Anac ha fornito ulteriori precisazioni in merito alla gestione delle procedure di gara durante l’attuale fase emergenziale. Nel prendere atto di erronee interpretazioni delle stazioni appaltanti in merito alla delibera dell’8 aprile u.s. (illustrata nel precedente numero di Aniem Lazio News), l’Autorità ha precisato di non aver mai chiesto la sospensione delle procedure, ma di essersi limitata a suggerire “l’opportunità di differire l’avvio delle procedure di gara già programmate e di avviare solo quelle ritenute urgenti e indifferibili, assicurando tuttavia la massima pubblicità e trasparenza delle determinazioni adottate”.
Nella nota diffusa il 20 aprile u.s., l’Anac evidenzia, infine, che proprio la preoccupazione per le possibili ripercussioni negative sul comparto degli appalti pubblici ha indotto la stessa Autorità a sollecitare Governo e Parlamento “a individuare misure ad hoc in vista della cd. Fase 2, in modo da scongiurare che l’applicazione delle disposizioni adottate in via generale per i procedimenti amministrativi possa comportare rilevanti problemi applicativi al settore”.
SICUREZZA
DOCUMENTO INAIL CON LE MISURE DI PREVENZIONE SU EMERGENZA COVID
L’INAIL ha pubblicato il “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione”, approvato dal Comitato tecnico scientifico (Cts), istituito presso la Protezione Civile.
Nella prima parte del documento tecnico, l’INAIL precisa che il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro può essere classificato secondo tre variabili:
- Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.);
- Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità;
- Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc.).
Viene conseguentemente prevista l’adozione di una metodologia di valutazione integrata che porta a prevedere la classe di rischio e le strategie di prevenzione con la necessità di adottare una serie di azioni che vanno ad integrare il documento di valutazione dei rischi (DVR).
EDILIZIA SCOLASTICA
320 MILIONI AGGIUNTIVI PER LE REGIONI
Risorse aggiuntive al piano di 510 milioni già assegnati il 10 marzo scorso, sono state destinate agli enti locali in erogazione diretta sulla base delle priorità individuate dalle Regioni. Gli ulteriori 320 milioni si inseriscono nella programmazione nazionale dell’edilizia scolastica per il triennio 2018-2020.
Le Regioni avranno tempo fino al prossimo 29 maggio per inviare al Ministero dell’Istruzione gli elenchi degli interventi da finanziare. Alla Regione Lazio sono stati destinati Euro 26.385.648,73.
REGIONE LAZIO
FIRMATO PROTOCOLLO PER INVESTIMENTI NEL TRASPORTO FERROVIARIO
Il 23 aprile u.s. è stato sottoscritto dalla Regione Lazio e da FS Italiane un Protocollo per il rilancio del trasporto ferroviario regionale che prevede, fra l’altro, il potenziamento dell’Alta Velocità con la previsione del collegamento tra Roma e le stazioni di Frosinone e Cassino e la realizzazione di una nuova stazione a Ferentino, in prossimità del casello autostradale. Il Protocollo si inserisce in un piano di investimenti di circa 18 miliardi in 5 anni del Gruppo FS per il sistema economico e turistico del Lazio: 13 miliardi destinati alle infrastrutture ferroviarie, 1,4 al trasporto ferroviario e 3,9 alle infrastrutture stradali.
Il Piano complessivo prevede, peraltro, la riqualificazione di 88 stazioni (10 già riqualificate), investimenti in rigenerazione urbana nelle stazioni di Roma Termini (concorso internazionale Piazza dei Cinquecento), Tuscolana, Tiburtina, Trastevere (ricucitura quadranti Trastevere e Marconi), Frosinone e Nettuno.
Sono altresì ricomprese nel piano strategico quinquennale il potenziamento dell’AV con l’aeroporto di Fiumicino, la tratta Cesano-Bracciano ed il completamento dell’anello ferroviario di Roma.
GIURISPRUDENZA
CONSIGLIO DI STATO SU MANCATA INDICAZIONE COSTI MANODOPERA
Il 2 aprile u.s., con la sentenza n.8, il Consiglio di Stato è tornato a pronunciarsi sugli effetti della mancata indicazione separata dei costi della manodopera in un’offerta economica.
In particolare, l’Adunanza Plenaria è stata chiamata a chiarire se la mancata indicazione degli oneri di sicurezza determini immediatamente ed incondizionatamente l’esclusione del concorrente, senza possibilità di soccorso istruttorio, anche quando non è in discussione l’adempimento degli obblighi di sicurezza da parte dello stesso concorrente, né il computo dei relativi oneri.
I Giudici nazionali hanno richiamato il pronunciamento in merito da parte della Corte di Giustizia Europea (sentenza 2 maggio 2019 C-309/18) nella quale si è evidenziato che “se le disposizioni della gara d’appalto non consentono agli offerenti di indicare i costi in questione nelle loro offerte economiche, i principi di trasparenza e di proporzionalità devono essere interpretati nel senso che essi non ostano alla possibilità di consentire agli offerenti di sanare la loro situazione di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa nazionale in materia entro un termine stabilito dall’amministrazione aggiudicatrice”
Nel caso preso in esame, il Consiglio di Stato ha ritenuto irrilevante una espressa previsione del bando sull’esclusione dalla gara nel caso di mancata indicazione dei costi della manodopera; a tal fine, infatti, è ritenuto sufficiente il richiamo al Codice dei Contratti
Al riguardo, l'art. 95, comma 10 del D.Lgs. n. 50/2016 dispone che “Nell'offerta economica l'operatore deve indicare i propri costi della manodopera e gli oneri aziendali concernenti l'adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ad esclusione delle forniture senza posa in opera, dei servizi di natura intellettuale e degli affidamenti ai sensi dell'articolo 36, comma 2, lettera a). Le stazioni appaltanti, relativamente ai costi della manodopera, prima dell'aggiudicazione procedono a verificare il rispetto di quanto previsto all'articolo 97, comma 5, lettera d)", relativo all’ipotesi di costo del personale inferiore ai minimi salariali retributivi indicati nelle apposite tabelle.
Sull'argomento, il Consiglio di Stato è nuovamente intervenuto il 9 aprile u.s. (Sentenza n. 2350), esprimendosi su un’offerta economica che non conteneva alcun riferimento al costo della manodopera, coerentemente con la lex specialis che non la contemplava. I Giudici, in conformità a quanto chiarito dalla Corte di Giustizia, e comunque in applicazione dei principi generali di tutela dell’affidamento e di massima partecipazione alla gara, hanno ritenuto corretto il comportamento della Commissione giudicatrice che ha consentito all’impresa concorrente di esprimere le proprie giustificazioni, valutate in sede di verifica della congruità dell’offerta: in tale sede il concorrente ha giustificato la propria offerta economica, rimasta immutata e comprensiva dei costi della manodopera.
SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON ARGENTA SOA · Come già anticipato in precedenti comunicazioni, Aniem Lazio ha attivato uno “sportello qualificazione” che consente di acquisire una valutazione gratuita del proprio livello di qualificazione, in considerazione anche della recente modifica legislativa che ha ampliato a 15 anni il periodo documentabile per la dimostrazione dei requisiti tecnico-economici. Il servizio, naturalmente, è rivolto anche alle aziende prive di attestazione SOA che potranno valutare il possesso dei requisiti ai fini di un’eventuale attestazione per operare nel settore dei lavori pubblici. Al fine di potenziare e qualificare ulteriormente l’assistenza alle imprese, è stato altresì definito un accordo di collaborazione con ARGENTA SOA s.p.a., Organismo di attestazione che opera da circa 13 anni nel sistema di attestazione delle imprese, con sede operativa a Roma. Le imprese interessate ad approfondire tale tematica potranno contattare i nostri uffici.
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