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PERIODICO INFORMATIVO - 17 GENNAIO 2020

News

EDILIZIA

COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE: SEMPLIFICAZIONI NELLE ZONE A BASSA SISMICITA’.

Con la conversione del D.L. n.123/2019 recante "Disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici" sono state apportate nuove modifiche al Testo Unico Edilizia (D.P.R. n.380/2001).

In particolare, l’art. 9-quater ha modificato l'art. 94-bis del Testo, eliminando la preventiva autorizzazione scritta per le opere strutturali eseguite nelle zone classificate a bassa sismicità.

La modifica, di fatto, esclude le zone 3 e 4 dagli interventi cd. “rilevanti”, ridefinisce gli interventi di “minore rilevanza” nei confronti della pubblica incolumità ed interviene sul parametro del valore dell’accelerazione orizzontale al suolo. La principale conseguenza della modifica è che si riducono le situazioni in cui sarà obbligatorio richiedere la preventiva autorizzazione scritta agli uffici tecnici della Regione.

DECRETO MILLEPROROGHE IN PARLAMENTO

Come consuetudine, anche quest’anno il Governo ha approvato il decreto c.d. Milleproroghe (Decreto Legge 30 dicembre 2019, n.162) che è ora in Parlamento per l’iter di conversione in legge.

La versione attuale del decreto prevede la conferma per il 2020:

  • del bonus verde, ossia della detrazione del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, o la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, da calcolare su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi;
  • della durata degli stati di emergenza già dichiarati e della scadenza della presentazione di atti relativi alle quantificazioni dei danni subiti a causa di calamità naturali;
  • del divieto di adeguare, alla variazione degli indici Istat, gli importi dei canoni di locazione passiva riguardanti gli immobili di proprietà privata dati in locazione alla pubblica amministrazione e utilizzati per finalità istituzionali.

Ma il decreto Milleproroghe è tradizionalmente lo strumento normativo nel quale, proprio nella fase di esame parlamentare e di presentazione degli emendamenti, si tendono ad inserire ulteriori slittamenti temporali, finalizzati a prorogare misure agevolative o a neutralizzare l’effetto di norme che rischiano di avere effetti negativi sul sistema economico.

In questo senso sono state già presentate proposte per la proroga del sismabonus, per il ripristino della cessione del credito per gli interventi di recupero edilizio delle abitazioni che comportino anche un risparmio energetico, per la modifica della disciplina sulle ritenute negli appalti ed, in particolare, per la proroga al secondo semestre 2020 dell'entrata in vigore dei nuovi obblighi di controllo e per
l’eliminazione dell’obbligo di F24 per singolo committente, unitamente  al ripristino della possibilità di compensazione delle ritenute con i crediti fiscali.

 MODIFICATE LE PROCEDURE PER ACCEDERE ALLA DETRAZIONE “SISMABONUS”

Pubblicato un Decreto del Ministero delle Infrastrutture, n. 24 del 9 gennaio u.s., che modifica il precedente Decreto n.58/2017 sulla classificazione del rischio sismico delle costruzioni e sulle modalità con cui i professionisti abilitati devono attestare l’efficacia degli interventi realizzati.

Una delle modifiche più rilevanti riguarda i titoli abilitativi per ottenere il sismabonus. Il decreto del 2017 cita solo la Scia, mentre il nuovo provvedimento precisa che le asseverazioni devono essere allegate, “conformemente alle disposizioni regionali”, alla Scia o alla richiesta del permesso di costruire.

Sull’argomento si era già espressa l’Agenzia delle Entrate che aveva ricompreso nelle agevolazioni anche gli interventi di demolizione e ricostruzione, evidenziando come gli interventi di ristrutturazione edilizia possano avere anche un impatto pesante, tale da richiedere il permesso di costruire o la Scia alternativa al permesso di costruire.

Un ulteriore importante modifica riguarda la tempistica per la presentazione della documentazione. Il progetto degli interventi per la riduzione del rischio sismico e l’asseverazione del professionista devono essere consegnati (insieme alla Scia o alla richiesta di permesso di costruire) prima dell’inizio dei lavori.

MERCATO

OPERE PER LA MESSA IN SICUREZZA DI EDIFICI E TERRITORI: 400 MILIONI PER I COMUNI

Un Comunicato del Ministero dell’Interno (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio u.s.) segnala la destinazione di risorse “pari complessivamente a 399.998.647,12 euro, a favore dei comuni, per l'anno 2020, per la realizzazione di interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.

La misura (decreto interministeriale del 30 dicembre 2019) trae origine dalla legge di bilancio 2019 (legge 30 dicembre 2018, n.145) e prevede che i lavori debbano essere affidati entro otto mesi dalla data di emanazione del provvedimento (ossia, entro la fine di agosto 2020).

Allegati al decreto le istanze trasmesse, quelle ritenute ammissibili e l’elenco dei comuni con l’assegnazione delle risorse.

Il Ministero dell’interno provvederà ad erogare i contributi ai comuni beneficiari per una quota pari al 20 % entro il 28 febbraio 2020, per una quota pari al 60 % entro il 31 luglio 2020, previa verifica dell’avvenuto affidamento dei lavori e per il restante 20 % previa trasmissione, al Ministero dell’interno, del certificato di collaudo, ovvero del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.

 225 MILIONI PER I PICCOLI COMUNI

Il Decreto del Ministero dell’interno del 14 gennaio u.s. destina ai comuni con meno di 1.000 abitanti un contributo complessivo di 225 milioni “per il potenziamento di investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per l'anno 2020”.

L’Allegato A del decreto contiene l’elenco dei 1.940 comuni cui è stato assegnato il contributo.

Nel provvedimento è precisato che, in applicazione del comma 14-ter dell'articolo 30 del d.l. 30/04/2019, convertito con legge n.58/2019, viene assegnato un contributo di 11.597,90 euro a favore di ciascuno dei piccoli comuni che sarà tenuto a iniziare i lavori entro il 15 maggio p.v.

 PIANO BONIFICA AMIANTO: 14 MILIONI PER IL LAZIO

Un piano di bonifica da amianto negli edifici pubblici è stato approvato dal Ministero dell’Ambiente per complessivi 385 milioni di euro. Soggetti beneficiari sono Regioni e Province autonome che dovranno individuare gli interventi da finanziare ed occuparsi della gestione, del controllo e del monitoraggio della fase attuativa.

Tutti gli interventi dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025

Oltre 14 milioni di euro (14.160.189,08) sono destinati al Lazio, destinati ad interventi di bonifica in strutture scolastiche ed ospedaliere.

 GIURISPRUDENZA

SOCCORSO ISTRUTTORIO IN CASO DI CAUZIONE PROVVISORIA IRREGOLARE

Il Tar Cagliari (10/01/2020, n. 17) è intervenuto sugli effetti della mancata presentazione di una corretta cauzione provvisoria.

Il Tribunale ha richiamato recenti pronunce del Consiglio di Stato, evidenziando come la giurisprudenza amministrativa fosse giunta alla conclusione che la mancata allegazione all’offerta della cauzione provvisoria, non configurasse causa di esclusione automatica dalla gara. In queste ipotesi, la stazione appaltante è tenuta, infatti, ad avviare il soccorso istruttorio, invitando il concorrente ad integrare la documentazione mancante

Ne consegue che il soccorso istruttorio previsto dal Codice Appalti deve essere attivato dalla stazione appaltante anche nei casi di invalidità o irregolarità della cauzione provvisoria, rientrando nelle ipotesi delle “carenze di elemento formali della domanda” o di “mancanza, incompletezza” o “irregolarità essenziale” della documentazione allegata alla domanda di partecipazione. Evidentemente, il soccorso istruttorio andrà a buon fine solo se la cauzione provvisoria presentata in sanatoria sarà stata emessa in data anteriore al termine per la presentazione delle domande di partecipazione (Consiglio di Stato, Sez. V, 2 Settembre 2019)

Sarebbe, infatti, violata la par condicio tra i concorrenti, qualora fosse consentita la presentazione di una cauzione provvisoria formata successivamente alla scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione, e, nel termine del soccorso istruttorio. L’offerente, in questi casi, si gioverebbe, infatti, di un termine più lungo per acquisire la documentazione necessaria alla partecipazione alla gara.

 

SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON ARGENTA SOA

Come già anticipato in precedenti comunicazioni, Aniem Lazio ha attivato uno “sportello qualificazione” che consente di acquisire una valutazione gratuita del proprio livello di qualificazione, in considerazione anche della recente modifica legislativa che ha ampliato a 15 anni il periodo documentabile per la dimostrazione dei requisiti tecnico-economici. Il servizio, naturalmente, è rivolto anche alle aziende prive di attestazione SOA che potranno valutare il possesso dei requisiti ai fini di un’eventuale attestazione per operare nel settore dei lavori pubblici.

Al fine di potenziare e qualificare ulteriormente l’assistenza alle imprese, è stato altresì definito un accordo di collaborazione con ARGENTA SOA s.p.a., Organismo di attestazione che opera da circa 13 anni nel sistema di attestazione delle imprese, con sede operativa a Roma.

Le imprese interessate ad approfondire tale tematica potranno contattare i nostri uffici via e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure chiamando il n. 334.9767911

 

 

 

 

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Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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