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PERIODICO INFORMATIVO - 18 OTTOBRE 2019

News


Vi ricordiamo che sono disponibili gratuitamente le copie del testo integrato del nuovo Codice dei Lavori Pubblici alla luce delle presenti modifiche introdotte.

Le copie possono essere prenotate via mail scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando il n. 334.9767911

 

GOVERNO

NELLA MANOVRA FINANZIARIA “BONUS FACCIATE”: DETRAZIONE DEL 90%

Nel Consiglio dei Ministri del 16 ottobre u.s. sono stati approvati “salvo intese” la legge di bilancio 2020 ed il decreto fiscale collegato.

Il Ministro dell’Economia, Gualtieri ha annunciato l’introduzione per il 2020 “di una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici per dare un nuovo volto alle nostre città”. Si tratterà di una detrazione fiscale del 90% delle spese sostenute nel corso del prossimo anno. Nelle intenzioni del Governo, il nuovo “bonus facciate” servirà a sostenere, in particolare, i condomini che, spesso per difficoltà economiche, non riescono a deliberare la ristrutturazione della facciata esterna, ma sarà applicabile anche alle singole abitazioni.

Al piano casa viene destinato un miliardo di euro. L’obiettivo è riattivare un intervento pubblico in tema di abitazione avviando e finanziando contemporaneamente progetti di riconversione di immobili e spazi pubblici e privati oggi inutilizzati, manutenzioni straordinarie, miglioramento sismico, co-housing, residenze per studenti. Saranno attivati dal Ministero delle Infrastrutture bandi per finanziamenti concessi a comuni (con popolazione superiore a 60mila abitanti) entro il limite di 20 milioni per ciascun progetto. I piani saranno cumulabili con altre misure a favore della casa, come ecobonus e sisma bonus.

Confermata la proroga per le detrazioni su riqualificazione energetica, impianti di micro-cogenerazione, ristrutturazioni edilizie, acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione.

Nell’ambito delle misure di interesse per il settore delle costruzioni, è stato previsto anche un piano per la realizzazione di nuovi asili nido.

AUDIZIONE PARLAMENTARE DEL MINISTRO DE MICHELI: INVESTIMENTI SU MOBILITA’, REVISIONE CONCESSIONI AUTOSTRADALI E CODICE APPALTI

Lo scorso 16 ottobre, la Ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, è stata ascoltata dalla IX commissione della Camera sulle linee programmatiche del Mit in materia di Trasporti.

Concessioni autostradali: Sarà avviata la revisione delle concessioni autostradali, garantendo trasparenza e competitività, oltre a un corretto equilibrio tra interessi imprenditoriali e l'interesse pubblico, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti.

Codice Appalti: Verranno introdotti strumenti di flessibilità per velocizzare e semplificare le procedure. L’obiettivo - ha dichiarato la Ministra – è di “garantire appalti pubblici sostenibili, trasparenti e con tempi certi” attraverso un “chiaro e semplificato quadro giuridico per gli amministratori e gli operatori economici, superando gli elementi di criticità ed incertezza”.

Infrastrutture nel Lazio: Nel corso di un passaggio in audizione, la Ministra ha anche fatto riferimento a due opere stradali regionali, sostenendo l’impegno a definire “una prospettiva finanziaria più chiara” per la Salaria, con lo sblocco di risorse già stanziate e non utilizzate da Anas, e per la Roma-Latina. Sulla metro di Roma, oltre a preannunciare un incontro nei prossimi giorni con la Sindaca Raggi, verrà intensificata una attività di vigilanza.

Trasporto pubblico: Impegno ad incrementare le risorse per le nuove infrastrutture di trasporto rapido di massa, per le quali già nelle prossime settimane il Ministero procederà all'assegnazione di oltre tre miliardi di euro per il completamento di linee metropolitane e la realizzazione di nuove linee.

MERCATO

MAXI APPALTO ANAS PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE: ACCORDO QUADRO DA 520 MILIONI

Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 Ottobre, dopo l’Avviso già apparso sulla Gazzetta Europea dell’11 ottobre u.s., l’Anas ha pubblicato il bando di gara relativo ad un accordo quadro, per un valore complessi di 520 milioni, per la manutenzione delle strade nazionali.

Il bando, scadenza per la presentazione delle offerte il 19 novembre p.v., ha per oggetto un “accordo quadro quadriennale per l'esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione suddiviso in 20 lotti.

I lotti riguardano, in particolare, la Liguria, la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Veneto e Friuli, l’Emilia Romagna, la Toscana, le Marche, l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo, la Campania, la Basilicata, la Puglia, il Molise, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna.

Il lotto 9, relativo al Lazio, ha un valore di 30 Milioni; gli altri lotti sono ricompresi tra i 20 e i 30 milioni.

 

BENI CULTURALI

IN GAZZETTA IL REGOLAMENTO PER LA QUALIFICA DI RESTAURATORE

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 242 del 15 ottobre 2019 il Decreto Ministeriale n.112 recante "Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento della prova di idoneità, con valore di esame di Stato abilitante, finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali", qualifica che, come noto, interessa le imprese che devono attestarsi nella categoria OG2.

Il Regolamento prevede che possano acquisire la qualifica di restauratore e accedere direttamente alle prove di idoneità con valore di esame di Stato abilitante:

  1. coloro i quali abbiano acquisito la qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali ai sensi della normativa vigente;
  2. coloro i quali abbiano conseguito le lauree della classe 41 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali), le lauree della classe L-43 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali), le lauree specialistiche della classe 12/S (Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico), le lauree magistrali della classe LM-11 (Conservazione e restauro dei beni culturali), ovvero i diplomi accademici di primo e di secondo livello sperimentali in restauro rilasciati dalle Accademie di belle arti, attraverso un percorso di studi della durata complessiva di almeno cinque anni, nonché i diplomi in restauro delle accademie di durata quadriennale equiparati ai diplomi accademici di II livello dalla legge finanziaria del 2013.

Le prove di idoneità saranno indette con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e saranno svolte presso le istituzioni accreditate o presso le Scuole di alta formazione del Ministero per i beni e le attività culturali.

 

ANAC

IL RAPPORTO SULLA CORRUZIONE NEGLI ULTIMI 3 ANNI

L’Anac ha reso noto il “Rapporto sulla corruzione in Italia (2016-2019).

Emerge che fra agosto 2016 e agosto 2019 sono state 117 le ordinanze di custodia cautelare per corruzione spiccate dall’Autorità giudiziaria in Italia e correlate in qualche modo al settore degli appalti.

In linea con questa cadenza temporale sono anche i casi di corruzione emersi analizzando i provvedimenti della magistratura: 152, ovvero uno a settimana (solo a considerare quelli scoperti).

Dal punto di vista numerico, spicca il dato relativo alla Sicilia, dove nel triennio sono stati registrati 28 episodi di corruzione (18,4% del totale) quasi quanti se ne sono verificati in tutte le regioni del Nord (29 nel loro insieme). A seguire, il Lazio (con 22 casi), la Campania (20), la Puglia (16) e la Calabria (14).

Il 74% delle vicende (113 casi) ha riguardato l’assegnazione di appalti pubblici, a conferma della rilevanza del settore e degli interessi illeciti a esso legati per via dell’ingente volume economico. Il restante 26%, per un totale di 39 casi, è composto da ambiti di ulteriore tipo (procedure concorsuali, procedimenti amministrativi, concessioni edilizie, corruzione in atti giudiziari, ecc.).

“Quanto alle modalità “operative”, è degna di nota la circostanza che - su 113 vicende corruttive inerenti l’assegnazione di appalti - solo 20 riguardavano affidamenti diretti (18%), nei quali l’esecutore viene scelto discrezionalmente dall’amministrazione. In tutti gli altri casi sono state espletate procedure di gara: ciò lascia presupporre l’esistenza di una certa raffinatezza criminale nell’adeguarsi alle modalità di scelta del contraente imposte dalla legge per le commesse di maggiore importo, evitando sistemi (quali appunto l’assegnazione diretta) che in misura maggiore possono destare sospetti.  Spesso si registra inoltre una strategia diversificata a seconda del valore dell’appalto: per quelli di importo particolarmente elevato, prevalgono i meccanismi di turnazione fra le aziende e i cartelli veri e propri (resi evidenti anche dai ribassi minimi rispetto alla base d’asta, molto al di sotto della media); per le commesse di minore entità si assiste invece al coinvolgimento e condizionamento dei livelli bassi dell’amministrazione (ad es. il direttore dei lavori) per intervenire anche solo a livello di svolgimento dell’attività appaltata.”

Tra i fenomeni più ricorrenti vengono segnalati affidamenti diretti ove non consentito, abuso della procedura di somma urgenza, gare mandate deserte, ribassi anomali, bandi con requisiti funzionali all’assegnazione pilotata, presentazione di offerte plurime riconducibili ad un unico centro di interesse.

GIURISPRUDENZA

RATING DI LEGALITA’ E OBBLIGO DI MISURE COMPENSATIVE PER LE PICCOLE IMPRESE

Una sentenza del Consiglio di Stato (N. 06907 pubblicata il 10 ottobre u.s.) ha dichiarato illegittima una lettera di invito e la relativa aggiudicazione di una gara che pur ammettendo la partecipazione di imprese con fatturato inferiore ad 1 milione di euro e facendo rinvio al rating di legalità non aveva previsto alcuna compensazione, senza tener conto altresì delle imprese di nuova costituzione e delle imprese estere. Il Consiglio di Stato ha evidenziato le finalità del rating e le misure a tutela delle micro, delle piccole e medie imprese. I Giudici hanno evidenziato come, nella fattispecie esaminata, la lettera di invito prevedesse una clausola non escludente, finalizzata solamente a riconoscere un punteggio premiale, evidenza dimostrata dal fatto che l’appellante principale ha partecipato alla procedura ed è risultata seconda graduata.

Ciò premesso, nonostante la complessità dell’art. 95, comma 13, del d.lgs. n. 50 del 2016, che persegue comunque l’obiettivo dichiarato di coniugare al criterio premiale del rating di legalità quello di agevolare la partecipazione delle microimprese, delle piccole e medie imprese, va rilevato che, ai sensi dell’art. 5-ter del d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, il rating di legalità può essere richiesto solamente dalle imprese operanti in Italia, iscritte al registro delle imprese da almeno due anni e con un fatturato minimo pari ad almeno due milioni di euro. Di qui la previsione del richiamato art. 95, comma 13, di contemplare al contempo criteri per agevolare la partecipazione alle procedure di affidamento per le microimprese, piccole e medie imprese, nonché per i giovani professionisti e le imprese di nuova costituzione. In tale contesto legislativo sono intervenute le Linee guida n. 2 dell’A.N.A.C., che hanno evidenziato come «a meno che la stazione appaltante non sappia già, nella predisposizione del bando di gara o della lettera di invito, che alla procedura potranno partecipare solo imprese potenzialmente idonee ad avere il rating, è opportuno che, per il suo utilizzo, vangano introdotte compensazioni per evitare di penalizzare imprese estere e/o di nuova costituzione e/o carenti del previsto fatturato, consentendo a tali imprese di comprovare altrimenti la sussistenza delle condizioni o l’impiego delle misure previste per l’attribuzione del rating».  Nella fattispecie in esame, caratterizzata da una lex specialis che ammette la partecipazione di imprese con un fatturato non inferiore ad un milione di euro, nessuna misura compensativa è stata prevista. Il che appare al Collegio illegittimo, trattandosi di una lettera invito (facente semplicemente rinvio al rating di legalità, senza alcuna indicazione che tenga conto delle imprese di nuova costituzione, come pure delle imprese estere) non conforme al disposto dell’art. 95, comma 13, del d.lgs. n. 50 del 2016.Ne consegue che, in accoglimento dello scrutinato motivo, deve essere annullata, in parte qua, la lettera di invito, e, per l’effetto, anche l’aggiudicazione ad Atlas, che si è vista attribuire i sei punti per il rating di legalità.”

NON POSSIBILE ESCLUSIONE R.T.I. IN PRE-QUALIFICA PER MANCATA INDICAZIONI QUOTE ESEGUITE DA CIASCUNA IMPRESA

Il TAR Lazio (Sez.III, Ordinanza 11/10/2019, n.6576) ha dichiarato che l’espulsione in fase di pre-qualifica non è contemplata da alcuna disposizione del vigente codice dei contratti pubblici; pertanto, invece dell’esclusione, doveva essere attivata la procedura di soccorso istruttorio.

I Giudici hanno pertanto accolto il ricorso e sospeso l’efficacia del provvedimento di esclusione del R.T.I. di parte ricorrente e ordinato alla stazione appaltante di ammetterlo (con riserva) alla successiva fase della procedura, fermo restando l’obbligo del R.T.I. di specificare in sede di offerta le parti del servizio che saranno eseguite dai singoli operatori del raggruppamento.

SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON ARGENTA SOA

Come già anticipato in precedenti comunicazioni, Aniem Lazio ha attivato uno “sportello qualificazione” che consente di acquisire una valutazione gratuita del proprio livello di qualificazione, in considerazione anche della recente modifica legislativa che ha ampliato a 15 anni il periodo documentabile per la dimostrazione dei requisiti tecnico-economici. Il servizio, naturalmente, è rivolto anche alle aziende prive di attestazione SOA che potranno valutare il possesso dei requisiti ai fini di un’eventuale attestazione per operare nel settore dei lavori pubblici.

Al fine di potenziare e qualificare ulteriormente l’assistenza alle imprese, è stato altresì definito un accordo di collaborazione con ARGENTA SOA s.p.a., Organismo di attestazione che opera da circa 13 anni nel sistema di attestazione delle imprese, con sede operativa a Roma.

Le imprese interessate ad approfondire tale tematica potranno contattare i nostri uffici via e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure chiamando il n. 3349767911

 

 

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Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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