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PERIODICO INFORMATIVO - 03.04.2023

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NUOVO CODICE APPALTI PUBBLICATO IN GAZZETTA: NORME EFFICACI DA LUGLIO

CONTRATTI PUBBLICI

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi lo scorso 28 marzo, ha approvato il nuovo Codice Appalti (Decreto Legislativo n.36), pubblicato sul Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 marzo u.s. 

Il testo, composto da 229 articoli e 38 allegati, elaborato in prima battuta da una commissione del Consiglio di Stato e sottoposto alla valutazione delle commissioni parlamentari, prevede un periodo transitorio di tre mesi: le disposizioni, con i relativi allegati, acquisteranno quindi efficacia dal 1° luglio 2023. 

Nel testo approvato si confermano le anticipazioni e gli approfondimenti già illustrati nel corso delle precedenti comunicazioni, con qualche integrazione introdotta nella fase finale. Di seguito gli elementi più significativi:

  • i contratti pubblici e i rapporti negoziali dovranno essere caratterizzati da alcuni principi base, in particolare quelli di buona fede, di risultato e di autonomia negoziale;
  • forte impulso alla digitalizzazione, dal 1° gennaio 2024 si prevede l’attivazione di una carta d’identità digitale delle imprese, sempre consultabile e contenente le informazioni sugli operatori economici al fine di evitare la presentazione documentale di volta in volta in sede di gara;
  • progettazione articolata su due livelli: progetto di fattibilità tecnico-economica e progetto esecutivo;
  • ripristino dell’appalto integrato sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica;
  • nonostante il parere parlamentare, le critiche mosse dalle parti sociali e i rilevi espressi anche nei giorni scorsi dall’Anac, il provvedimento impatta fortemente sul sistema di gare, andando a penalizzare trasparenza e concorrenza soprattutto nel sotto soglia: affidamenti diretti fino a 150.000 euro e procedure negoziate senza bando fino a un milione con 5 inviti, da un milione alla soglia europea (5,3 milioni) con dieci inviti (con possibilità di ricorrere alle gare aperte);
  • resta il limite della componente prezzo nei punteggi. L’art. 108 dispone, infatti, che "per i contratti ad alta intensità di manodopera, la stazione appaltante stabilisce un tetto massimo per il punteggio economico entro il limite del 30 per cento”;
  • esclusione automatica delle offerte anomale negli appalti di lavori e di servizi: “nel caso di aggiudicazione, con il criterio del prezzo più basso, di contratti di appalto di lavori o servizi di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea che non presentano un interesse transfrontaliero certo, le stazioni appaltanti prevedono negli atti di gara l'esclusione automatica delle offerte che risultano anomale, qualora il numero delle offerte ammesse sia pari o superiore a cinque”. Le stazioni appaltanti dovranno indicare il metodo utilizzato fra i tre metodi descritti in uno degli allegati al Codice;
  • il principio di rotazione (aggiudicazione vietata al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano a oggetto una commessa rientrante nella stessa categoria di opere) non si applicherà alle procedure negoziate senza bando;
  • obbligo di inserimento delle clausole di revisione prezzi al verificarsi di una variazione del costo superiore alla soglia del 5 per cento con riconoscimento in favore dell’impresa dell’80 per cento del maggior costo;
  • introduzione deld. subappalto a cascata, adeguandolo alla normativa e alla giurisprudenza europea attraverso la previsione di criteri di valutazione discrezionale da parte della stazione appaltante, da esercitarsi caso per caso;cccc
  • sarà emanato un nuovo regolamento per disciplinare il sistema di qualificazione affidato a organismi di diritto privato abilitati in base a criteri che verranno definiti nello stesso regolamento: nel frattempo, “il periodo di attività documentabile è quello relativo ai 15 quindici anni antecedenti la data di sottoscrizione del contratto con la società organismo di attestazione (SOA) e la qualificazione ha durata di cinque anni, con verifica entro il terzo anno del mantenimento dei requisiti”. Con il nuovo regolamento, il sistema di qualificazione sarà esteso anche ai settori servizi e forniture per i quali fin da subito “le stazioni appaltanti possono richiedere agli operatori economici quale requisito di capacità economica e finanziaria un fatturato globale non superiore al doppio del valore stimato dell’appalto, maturato nel triennio precedente a quello di indizione della procedura”;
  • viene previsto un sistema di misurazione dell’affidabilità delle imprese: al posto del mai attuato rating d’impresa si introduce un sistema di reputazione gestito dall'Anac entro 18 mesi dall’entrata in vigore del Codice e fondato su requisiti reputazionali, valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi, oggettivi e misurabili, rispetto della legalità e degli impegni sul piano sociale;
  • nell’intento di semplificazione e velocizzazione delle procedure, si interviene sul dissenso in conferenza di servizi che dovrà essere adeguatamente motivato e corredato da una proposta alternativa; per non incidere sul cronoprogramma dell’opera, inoltre, la valutazione di interesse archeologico dovrà avvenire contestualmente all’approvazione del progetto.

Ci si riserva, naturalmente, di procedere a ulteriori iniziative e approfondimenti nelle prossime settimane.

SUPERBONUS: PROROGA AL 30 SETTEMBRE PER LE VILLETTE E NUOVO MECCANISMO PER LA CESSIONE CREDITI

FISCO

Dopo le modifiche apportate dalla Commissione Finanze, la Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del D. L. n. 11/2023 (Decreto blocca cessioni) che passa ora all’esame del Senato dove dovrà essere approvato entro il 17 aprile.

Viene prevista la proroga al 30 settembre p.v. per l'utilizzo del superbonus 110% sugli edifici unifamiliari. Resta invariata la condizione di avere effettuato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022, ma ci saranno sei mesi in più di tempo (dal 31 marzo al 30 settembre) per effettuare i bonifici relativi agli interventi.

Il testo prevede, inoltre, che i crediti di imposta e le detrazioni possano essere utilizzati in 10 anni.

Inoltre, per chi ha realizzato i lavori nel 2022 ma non ha ancora trovato un soggetto al quale cedere il credito, e quindi non riesce a inviare entro il 31 marzo 2023 la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, un emendamento approvato consentirà di avere 8 mesi in più di tempo: la cessione dei crediti potrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate fino al 30 novembre 2023 con la ‘remissione in bonis’, cioè pagando una sanzione di 250 euro. Questa opportunità sarà esercitabile soltanto per le cessioni a favore di banche, società appartenenti a gruppi bancari, intermediari finanziari e assicurativi e non per quelle in favore di privati né per le cessioni effettuate da imprese che hanno praticato lo sconto in fattura.

Si prevede anche per banche, assicurazioni e intermediari finanziari che hanno esaurito la capienza fiscale la possibilità di ricorrere ai crediti per sottoscrivere emissioni di Btp da 10 anni: ciò al fine di smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente per gli interventi fino al 2022, ma solo con emissioni dal 1° gennaio 2028. Si tratterà di un’emissione ordinaria che non comporterà per le casse statali l’emissione di ulteriore debito. Con appositi provvedimenti di natura direttoriale dell’Agenzia delle entrate e del Ministero dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, saranno individuate le modalità applicative di questa nuova disposizione.

Nella conversione del decreto non dovrebbe essere inserita alcuna soluzione normativa per l’atteso sblocco dei crediti che ammontano a circa 20 miliardi, ma il Ministro dell’Economia Giorgetti ha preannunciato l’attivazione di un nuovo sistema per la gestione dei crediti bloccati, sostenendo che “è in corso l'elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l'arretrato”.

Il meccanismo, in fase di elaborazione, dovrebbe prevedere un veicolo finanziario per l’acquisto e la rivendita dei crediti: le banche eserciterebbero la due diligence sui crediti di imposta, con raccolta di documenti e relativa comunicazione all'agenzia delle Entrate, e una società appositamente costituita, con il coinvolgimento di soggetti pubblici, verificherebbe la capienza fiscale delle banche, acquisendo i crediti con successivo trasferimento a imprese interessate. 

DECRETO DEL GOVERNO: AGEVOLAZIONI SU CONSUMO ENERGETICO

ECONOMIA

Nell’ultima seduta del Consiglio dei Ministri è stato approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese con agevolazioni sull’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Si prevede, in particolare, fino al 30 giugno 2023, un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Qualora il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Alle imprese a forte consumo di energia elettrica, tale contributo è riconosciuto come credito di imposta in percentuale delle spese sostenute per la componente energetica nel secondo trimestre 2023 (anche nel caso di energia elettrica prodotta e autoconsumata); alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, il contributo è riconosciuto in misura percentuale della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimetre 2023.

Qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre dell’anno 2023, dei prezzi di riferimento del mercato infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici, abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019, alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in percentuale della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel secondo trimestre dell’anno 2023, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici; alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il contributo è riconosciuto in percentuale della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, per usi diversi da quelli termoelettrici.

I crediti d’imposta dei quali le imprese possono beneficiare sono utilizzabili esclusivamente in compensazione entro la data del 31 dicembre 2023, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto.

I crediti d’imposta, inoltre, sono cedibili dalle imprese beneficiarie, solo per intero, in favore anche di istituti di credito e altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione (fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia).

OPERE PNRR: DECRETO PER COMPENSARE AUMENTO COSTI DELLE OPERE DEL SECONDO SEMESTRE 2022

ECONOMIA

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2023 il Decreto direttoriale del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 2 marzo 2023, che interviene sulla compensazione delle opere rientranti nel PNRR prevedendo, in particolare, “l’approvazione delle istanze ammissibili, presentate dalle Stazioni Appaltanti, con riferimento alle lavorazioni eseguite dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2022”.

Si tratta delle istanze presentate, entro il 31 gennaio 2023, per accedere al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche destinato alla copertura dei maggiori costi determinati dai rincari di materie prime ed energia, per lavorazioni effettuate negli ultimi cinque mesi del 2022. Tali lavorazioni devono riguardare interventi del PNRR, del Fondo Complementare o quelli per i quali sia prevista la nomina di un Commissario Straordinario, che non abbiano trovato copertura attraverso risorse interne.

Sono state approvato 419 istanze, per un ammontare complessivo pari 113,9 milioni di euro. 

SANABILE L’OMESSA DICHIARAZIONE SULL’ASSENZA DELLE CAUSE DI ESCLUSIONE

GIURISPRUDENZA

Il Tar Sicilia (Sentenza n.971 del 23 marzo u.s.) ha ritenuto sanabile con il soccorso istruttorio la mancata presentazione della dichiarazione sulla la sussistenza dei requisiti generali relativi all’assenza delle cause di esclusione (art. 80 d. lgs. n. 50 del 2016).

I Giudici hanno evidenziato come sia ormai un principio acquisito che per le eventuali carenze della documentazione amministrativa può essere attivata la procedura del soccorso istruttorio.

L’art. 83, comma 9, del Codice Appalti, infatti, estende tale procedura a tutte “le carenze di qualsiasi elemento formale della domanda” e, in particolare, ai casi di “mancanza, incompletezza e di ogni altra irregolarità essenziale degli elementi e del documento di gara unico europeo”.

La mancanza di una dichiarazione sostitutiva è certamente riconducibile a tali ipotesi e non rientra certo nella nozione di “irregolarità essenziali non sanabili” che determinano l’esclusione dalla gara.

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO 

CONVENZIONI

Aniem Lazio ha attivato un servizio per assistere e fornire consulenza alle imprese su tutte le questioni attinenti al sistema di qualificazione, con particolare riguardo alle modalità per acquisire l’attestazione Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) e le certificazioni Iso.

Ricordiamo, peraltro, che recente legge n.51/2022 ha imposto il possesso dell’attestazione Soa anche per i lavori di importo superiore a 516.000 euro rientranti nel Superbonus e negli altri bonus edilizi: dal 1° gennaio 2023 e al 30 giugno 2023, l’esecuzione dei lavori dovrà essere affidata esclusivamente ad imprese che documenteranno l’avvenuta sottoscrizione di un contratto con una Soa; dal 1° luglio 2023 sarà necessario il possesso dell’attestazione Soa al momento della sottoscrizione del contratto di appalto.

Per maggiori informazioni le imprese interessate possono contattare i nostri Uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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