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LE LINEE GUIDA DEI COMUNI SUGLI APPALTI PUBBLICI 

#CONTRATTI PUBBLICI 

Un documento completo di istruzioni tecniche, linee guida, modulistica e faq è stato predisposto dall'Anci (l'Associazione dei Comuni) per chiarire ed orientare i comportamenti sugli affidamenti di lavori, servizi e forniture, sotto e sopra soglia, alla luce delle modifiche adottare nei mesi scorsi dal decreto semplificazioni (DL n. 76/2020 convertito in Legge n.120 / 2020).

Nel ritenere che possa essere di supporto alle aziende, per gli elementi di approfondimento in esso contenuti in una fase di complessa e profonda revisione normativa, è possibile scaricarlo  cliccando qui .

LA RELAZIONE ANAC SUL BANDO PER SERVIZI E FORNITURE 

#CONTRATTI PUBBLICI 

Nei giorni scorsi il Consiglio dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato la relazione sull'utilizzo del Bando tipo n. 1 - "Schema di disciplinare di gara per l'affidamento di servizi e forniture nei settori ordinari, di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, aggiudicati all'offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità / prezzo", che è possibile scaricare qui

La relazione trae spunto dagli esiti di un questionario compilato dai RUP che hanno mostrato un sostanziale apprezzamento del bando tipo (complessivamente hanno risposto al questionario 277 RUP). Il documento è suddiviso in sei paragrafi completi di tabelle-dati ed evidenzia gli effetti positivi dell'utilizzo del Bando sulla predisposizione del disciplinare di gara, mettendo in luce una riduzione dei tempi e delle difficoltà di predisposizione dello stesso. Risultati soddisfacenti, inoltre, sembrerebbero ricavarsi anche per quanto concerne la riduzione del contenzioso.

NO A LAVORI SUPPLEMENTARI FUORI DALLA CONVENZIONE 

#CONTRATTI PUBBLICI 

L'Anac, con la delibera n. 758 pubblicata il 30 settembre us, ha escluso che, nell'ambito di un rapporto concessorio, sussista la possibilità di affidare al concessionario originario lavori e servizi aggiuntivi, non inclusi nella convenzione, in quanto tale variazione non risulta compatibile con l'articolo 175 del Codice dei contratti pubblici.

Nel caso specifico, l'oggetto della delibera, l'ente locale aveva giustificato la variazione della concessione sostenendo che le opere aggiuntive, non previsto nell'appalto inziale, non determinavano modifiche sostanziali ed erano finalizzate ad evitare disguidi, ritardi e maggiori costi connessi ad una nuova gara.

In senso contrario, l'Autorità ha richiamato quanto previsto dall'art. 175, comma 7, che subordina la modifica della convenzione al fatto che il racconto modifica non alteri " considerevolmente gli elementi essenziali del contratto originariamente pattuito ".

Le motivazioni dell'ente locale, ed in particolare la presunta diseconomicità di un nuovo affidamento, non sono state ritenute compatibili con le ipotesi richieste dall'articolo 175 del Codice dei contratti. 

APPROVATO DEFINITIVAMENTE DL AGOSTO CON LE MODIFICHE ALLA DETRAZIONE 110% 

#PARLAMENTO 

E’ stata approvata definitivamente, in seconda lettura, dall’Aula della Camera la legge n.126, conversione del DL 104/2020, recante “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia” (“D.L. Agosto”). Il provvedimento, pubblicato sul Supplemento alla Gazzetta Ufficiale n.253 del 13 ottobre u.s., contiene le modifiche alla disciplina della detrazione al 110% delle spese relative a specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici (cd. Superbonus, articolo 119 del Dl 34/2020). In particolare viene disposto che: 

-ai fini dell’applicazione dell’agevolazione fiscale, per accesso autonomo dall’ esterno si deve intendere un accesso indipendente, non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o giardino anche di proprietà non esclusiva;

 -per la presentazione dei titoli abilitativi relativi agli interventi sulle parti comuni, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili (articolo 9-bis del D.P.R. 6-6-2001 n. 380) ed i relativi accertamenti dello sportello unico sono da riferire esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi;

-per le delibere assembleari relative agli eventuali finanziamenti finalizzati al Superbonus del 110% ed all'adesione all'opzione per la cessione o per lo sconto delle detrazioni fiscali è sufficiente la maggioranza degli intervenuti rappresentanti almeno un terzo del valore dell'edificio; 

-per agevolare lo svolgimento delle assemblee condominiali viene consentita, anche ove non previsto dal regolamento condominiale, la possibilità previo consenso di tutti i condomini, di partecipazione all'assemblea in modalità di videoconferenza. 

Nel corso dell’esame parlamentare, inoltre, sono stati approvati dal Governo alcuni ordini del giorno che impegnano lo stesso Esecutivo: 

• a disporre, attraverso ulteriori iniziative normative, la possibilità di estendere la fruibilità della disciplina sul superbonus 110% fino al 2024;
• a rendere applicabile la medesima normativa anche alle parti comuni degli edifici plurifamiliari posseduti ad un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti;
• ad apportare semplificazioni alla disciplina del superbonus110% mediante appositi interventi normativi, andando, in particolare, a ridurre le documentazioni richieste e le tempistiche dei lavori;
• a valutare con urgenza l'opportunità di predisporre tempestivamente un piano straordinario di interventi finalizzati alla definitiva messa in sicurezza dei territori soggetti a rischio idrogeologico. 

SUPERBONUS 110%: AL VIA LA COMUNICAZIONE SU SCONTO IN FATTURA O CESSIONE DEL CREDITO 

#FISCO 

Dal 15 Ottobre scorso è possibile comunicare la scelta dell’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito relativa ai lavori oggetto del superbonus 110%. Le comunicazioni devono essere inviate utilizzando le istruzioni, il modello e le specifiche tecniche diffuse dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 12 ottobre u.s. disponibile sul sito della stessa Agenzia www.agenziaentrate.gov.it.

La comunicazione deve essere effettuata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione. L’opzione può essere esercitata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori (non possono essere più di due per ciascun intervento e ciascuno deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento).

Fino al 31 dicembre 2021, l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito può essere esercitata anche per gli interventi agevolati con l’Ecobonus e il sismabonus tradizionale e con il bonus ristrutturazioni, nonché per l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica delle automobili elettriche.

Ricordiamo che sullo stesso sito dell’Agenzia delle Entrate è pubblicato un ampio spazio di approfondimento al superbonus comprensivo di documentazione legislativa, faq e risposte alle istanze d’interpello. 

APPALTI PUBBLICI: DA INIZIO ANNO -7.8% GARE E -9% VALORE 

#MERCATO 

L’Osservatorio Cresme Europa Servizi ha diffuso i nuovi dati sull’andamento del settore degli appalti pubblici dai quali emerge un sostanziale dimezzamento del valore complessivo rispetto all’anno precedente (Settembre 2019 – Settembre 2020). Dall'inizio dell'anno in corso sono stati promossi 15.245 bandi per un valore di 23,879 milioni pari a un calo del 7,8% per gli avvisi e del 9% per il valore complessivo.

Dall’analisi emerge una contrazione sensibile sia degli appalti per grandi opere oltre i 50 milioni (-6%) che per i micro appalti fino a 150.000 euro (-16%), mentre cresce in modo rilevante la fascia tra i 15 e i 50 milioni (+70%).

Lombardia (4 miliardi + 29%), Lazio (2,121 miliardi +54%) ed Emilia Romagna (1,891 miliardi + 10%) le regioni più attive. 

ISTAT: DATI NEGATIVI ANCHE SULL’EDILIZIA PRIVATA 

#MERCATO 

I dati registrati dall’Istat nel primo trimestre 2020 sui permessi di costruire certificano un calo generalizzato in tutti i settori dell’edilizia. In particolare, dal comunicato dell’Istituto di statistica emerge che nel primo trimestre 2020, nel comparto residenziale, si stima una diminuzione congiunturale del 6,3% per il numero di abitazioni e dell’8,0% per la superficie utile. La superficie dei fabbricati non residenziali è in forte diminuzione rispetto al trimestre precedente (-19,7%). Nel primo trimestre 2020, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, supera la soglia delle 13 mila unità, la superficie utile abitabile si attesta intorno agli 1,1 milioni di metri quadrati, mentre quella non residenziale scende a circa 2,27 milioni di metri quadrati. In termini tendenziali, nel primo trimestre del 2020 si osserva una diminuzione di tutto il settore residenziale: -1,2% per il numero di abitazioni e -6,5% per la superficie utile abitabile. L’edilizia non residenziale, nel primo trimestre dell’anno, registra un rilevante decremento (-37,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A determinare una situazione ancora più pesante si aggiungono i dati che provengono direttamente dalle principali Pubbliche Amministrazioni italiane sui permessi di costruire. A Roma la diminuzione attuale è del 47% con tendenza ad attestarsi al -30% a fine anno.

INTESE TRA IMPRESE IN GARA: GLI INDIZI SECONDO IL CONSIGLIO DI STATO 

#GIURISPRUDENZA 

Il Consiglio di Stato, con una sentenza del 6 ottobre scorso, si è pronunciato su un ricorso promosso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato su una gara Consip sospettata di essere stata falsata da accordi tra le imprese.

Secondo l’Autorità, sarebbe emerso che le Parti, coordinandosi a livello di “network”, avevano presentato delle offerte economiche differenziate per i vari lotti in gara, secondo uno schema comune che appariva indicativo di dinamiche concertative, dato che, pur presentando sostanzialmente sempre un’offerta tecnica equivalente tra i diversi lotti, avevano dato luogo, in alcuni, a offerte economiche con ribassi tra il 30 e il 35%, mentre in altri le offerte erano risultate decisamente inferiori (con ribassi del 10-15% circa).

Secondo il Consiglio di Stato l'intesa restrittiva della concorrenza, sanzionata a livello di normativa antitrust, non presuppone un vero e proprio accordo tra le imprese, essendo sufficiente una "pratica concordata" che può essere rappresentata anche da un contatto diretto o indiretto tra le stesse volto appunto ad influire sul regolare andamento della gara.

Il comportamento adottato dalle aziende, nel caso preso in esame, costituisce – secondo i Giudici - indizio dell'esistenza di una "pratica concordata", unitamente alle rilevate evidenze documentali da cui è emerso che, prima della gara, le imprese concorrenti hanno concordato un tavolo comune per coordinare le rispettive offerte.

Richiamando la giurisprudenza nazionale ed europea, è stato evidenziato nella sentenza come sia l’accordo vero e proprio che “la pratica concordata” rientrino nelle ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza”; quest’ultima, in particolare, non contempla una vera e propria manifestazione di volontà delle parti né un piano organico condiviso, essendo sufficiente un mero contatto diretto o anche indiretto tra le imprese.

Documento_Anci

Relazione _ANAC